Le parole possono avere più interpretazioni. Le parole che dici ad alta voce non sono tutto. È una debolezza degli esseri umani: molte volte mettono gli altri a dura prova per confermare la propria esistenza. È una contraddizione.

— Cattleya

“Adventure Time”: Tempo di avventura o di ragazze sbagliate?

Non fate come Finn, cercatevi una principessa umana

Le principesse di "Adventure Time"

Gommarosa, Marceline e Fiamma

Mi riferisco ad “Adventure Time“, una delle più riuscite produzioni di Cartoon Network, ideata da quel geniaccio di Pen Ward, che in seguito si è “evoluta” in un fumetto.

Ora che sia una metafora voluta o prodotta inconsciamente dagli sceneggiatori non ne ho davvero idea, ma fatto sta che Finn l’Umano nel corso delle sue avventure ha a che fare con tre modelli di fanciulle-principesse piuttosto scontati e comuni nella vita dei cosiddetti “bravi ragazzi” tendenzialmente “nerd”: Gommarosa, Marceline e Fiamma. La prima è di gomma e zucchero, ma la sua dolcezza si ferma all’esteriorità, perché, ogni qualvolta il povero Finn dimostra amore nei suoi confronti, la principessa rosa si rivela più glaciale di Re Ghiaccio; l’altra, al di là del fatto che sia un non morto millenario, come tutte le donne provenienti da realtà “oscure”, ricerca nell’uomo la figura paterna che l’ha “traumatizzata”, che nel caso di Marceline è un mostro infernale succhia anime. Insomma, la tipica donna attratta dagli str@#§i! Mentre l’ultima, Fiamma, è un cocktail di emotività femminile pericolosamente esplosivo, e chi prova a toccarla può ritenersi fortunato se ne esce soltanto ustionato. Si tratta di alcuni degli stereotipi di donne con cui è tecnicamente impossibile stabilire una relazione, ma anche nell’ipotesi remota che ci diano retta, il rischio è l’autolesionismo, come nel primo episodio della quarta stagione – dedicato alla principessa del Regno di Fuoco. Il messaggio da cogliere, sempre ammettendo che via sia davvero qualcosa da imparare da una serie demenziale come “Adventure Time”, è che un umano deve cercarsi un’umana. In altre parole, è bene trovarsi una donna a noi simile o quanto meno “sana”, secondo la propria specie (sì, cito la GenesiGenesi 1, 20-28.). Ma sempre ammesso che siate sani…

Conclusione

A volte si è attratti dalle belle principesse “irraggiungibili”, perché viviamo di sogni anestetizzanti per rifuggire dalla realtà. E la realtà è che, forse, non abbiamo il coraggio di cercare una persona con cui sia possibile una vera relazione, e preferiamo piuttosto impegnarci in quest impossibili, per salvare principesse che invece aspettano il drago di turno.

Commenti da facebook

Commenti

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

dodici − undici =

Author: Alex Pac-Man

Cultura cattolica: Affascinato dalle storie di Arda, ho cercato di capire perché Tolkien sostenesse che a essere immaginario è solo il tempo in cui sono ambientati i suoi racconti. Ho così iniziato un lungo cammino, che mi ha portato ad amare il Libro della Genesi e tutto ciò che riguarda la protologia, fino all'esperienza del percorso dei 10 Comandamenti di don Fabio Rosini. La fede cristiana è soprattutto un'esperienza di bellezza, ben lontana dall'ideologia e dall'emozionalità di chi la riduce ad un sterile atto di cieca convinzione. Cultura nerd: Le mie prime idealizzazioni furono plasmate dai capolavori di Shigeru Miyamoto, quali "A Link to the Past" e "Ocarina of Time", che, magari sarà azzardato dirlo, racchiudono in sé un po' tutta l'essenza del mito. Il mio essere un nerdone comincia dall'amore per la narrativa, per il fumetto e tutto ciò che porta alla storia delle storie.

Share This Post On
Share This