Un cristiano che mangia carne pecca?
Domanda: Poi Dio disse: “Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo.”
Come lascia intendere Genesi 1, 29, in origine nessuno mangiava carne. Il vegetarianismo è quindi una pratica alimentare valida anche per i cristiani?
Risposta a caldo
Eh, mica posso buttare la scamerita che c’ho nel frigorifero!
Risposta a freddo
Partiamo dal presupposto che quali fossero le preferenze o i tabù alimentari nel tempo antidiluviano credo sia un dilemma di per sé piuttosto inutile per un cristiano. Personalmente ritengo inverosimile tale ipotesi, dal momento che se Dio desiderava un’umanità che si nutrisse solo di erbe e frutti, al di là della tristezza che ne sarebbe derivata, perché ci ha dotati di enzimi atti all’assimilazione della carne? Ma mettendo da parte le mie considerazioni personali, la questione è molto più semplice: noi essendo cristiani ci rifacciamo a Gesù. Va bè, questo dovrebbe essere ovvio, ma è bene sottolinearlo. XD Pertanto, per rispondere a questa domanda serviamoci della sua parola: il Nuovo Testamento.
Iniziamo dagli Atti degli Apostoli
Allora risuonò una voce che gli diceva: “Alzati, Pietro, uccidi e mangia!”. Ma Pietro rispose: “No davvero, Signore, poiché io non ho mai mangiato nulla di profano e di immondo”. E la voce di nuovo a lui: “Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo più profano”. ~ Atti degli Apostoli 10, 13-15
Quest’ultimo passo si riferisce principalmente alla distinzione tra animali puri e immondi, che con Gesù Cristo viene soppressa. Tuttavia, la voce di Dio non lascia spazio a equivoci: «Alzati, Pietro, uccidi e mangia!». Pietro si è posto il problema di tipo alimentare per via della distinzione ebraica tra animali mondi ed immondi, problema che emerge con la conversione dei pagani al cristianesimo (un po’ come la questione sul bisogno di circoncidere i neofiti o meno). A tal proposito Dio fa avere una visione a Pietro e gli risponde facendogli capire che nutrirsi di certi animali (come il maiale) è lecito perchè per Dio niente è impuro e quindi nessuna questione alimentare riguardo agli animali è causa di peccato. Pure San Paolo è abbastanza chiaro su questo argomento: «Accogliete tra voi chi è debole nella fede, senza discuterne le esitazioni. Uno crede di poter mangiare di tutto, l’altro invece, che è debole, mangia solo legumi. Colui che mangia non disprezzi chi non mangia; chi non mangia, non giudichi male chi mangia, perché Dio lo ha accolto.» (Romani 14, 1-3). In parole povere, per San Paolo, chi non si pone divieti alimentari fa bene, ma chi insiste nell’astenersi dalla carne è comunque libero di continuare a farlo. Cioè, cavoli suoi! XD È bene notare che quello “debole” a cui si riferisce Paolo è colui che trova l’astenersi dalla carne degli animali segno di purezza.
Tuttavia, per eliminare ogni dubbio riguardo questo tema la cosa migliore resta sempre l’esempio perfetto: Gesù Cristo.
Gesù mangiava carne?
Nonostante in molti (catto-vegetariani, hare krishna, ecc…) si siano sforzati di far passare Gesù per un vegetariano, la realtà è che Gesù mangiava carne, come del resto facevano tutti gli ebrei del suo tempo. Se non ne siete convinti, chiedetelo a un ebreo o fate una ricerca al riguardo. Senza contare che Gesù stesso moltiplicò i pani e i pesci in ben due episodi, e ce lo vorrei vedere un cristiano vegetariano dei nostri giorni che va dal Cristo e gli dice: «no Signore, i pesci non sono fatti per essere mangiati, prenderò solo il pane!»
Oltretutto, Gesù mangiò carne anche da risorto: “«Avete qui qualcosa da mangiare?» Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.” (Luca 24, 41). E non dimentichiamoci che «Alter Christus» come San Francesco di Assisi amavano sì tutto il creato, inclusi gli animali, ma non presero mai in considerazione, nemmeno per un momento, la possibilità di darsi al vegetarianismo. Per accettarsene, basta leggersi le “Fonti Francescane”.
Naturalmente se si evita di mangiare la carne per motivi salutistici (la carne è piena di antibiotici, ormoni, troppo grassa, sono a dieta e devo dimagrire, ecc…), inutile dirlo, è tutto un altro paio di maniche. Ovvero, fate vobis!
Commenti da facebook
17 Giugno 2015
Bell’articolo ! Peccato che molti di quelli che criticano il fatto che nel cristianesimo si possa, o debba, mangiare carne siano degli invasati new ager. Gli stessi che paragonano un cucciolo di cane ad un neonato e pretendono che al cane siano concessi gli stessi “diritti” del bambino.
23 Novembre 2015
esagerato
23 Marzo 2016
Per me c’è una gerarchia affettiva che parte dall’amare Dio fino alla formica. Quindi mettere il pollo sullo stesso piano del gatto, o il bambino sullo stesso piano dell’animale, è un assolutismo che non tiene conto non soltanto della realtà, cioè di un mondo strutturato in forme di vita sia semplici che complesse, ma nemmeno del senso stesso della vita. Nel caso di un cristiano la carità è un modo per amare Dio. Lo spiega benissimo Tolkien ne “La nuova ombra”, la bozza di testo dell’ipotetico sequel de “Il Signore degli Anelli”.