La realtà supera sempre la fantasia. Altrimenti Dio sarebbe un pessimo scrittore!

— Alex Pac-Man

Kiss & Never Cry – Recensione

Un fumetto sentimentale diverso dal comune

Kiss & Never Cry vol.1

La copertina del primo volume di “Kiss & Never Cry”

Kiss & Never Cry” è un manga uscito in Italia nel settembre 2009, composto da undici volumetti e pubblicato dalla GP Manga. Lo comprai dopo essere rimasta folgorata da una delle bellissime copertine e dai tratti puliti ed eleganti delle tavole, colpo di fulmine appoggiato dalla commessa della fumetteria, che me lo consigliò vivamente! E devo dire a buon ragione! È diventato uno dei miei fumetti preferiti. L’autrice, Yoyoi Ogawa, è amata sia dal pubblico femminile che da quello maschile, e questo grazie alle sue doti narrative. “Kiss & Never Cry” infatti non è il solito fumetto sentimentale, ma un vero e proprio thriller ricco di colpi di scena, un fumetto dallo sfondo adulto, che alterna risate a commozione. Un manga consigliato anche a chi non è interessato al genere ShōjoManga per ragazze.

Kiss & Never Cry, il manga

Una tavola del manga, a colori

Michiru, la protagonista, pattina fin dall’infanzia (chi ama questo sport sarà estasiato dalla bellezza e dal dinamismo delle tavole), è un bambina quando inizia a far coppia con un altro coetaneo, Leon. Entrambi sono giapponesi e trapiantati in America, ma la famiglia di Michiru decide improvvisamente di tornare in Giappone. Dispiaciuta Michiru scappa di casa. Dopo molte ore viene ritrovata sotto shock, e nello stesso momento viene ritrovato senza vita anche l’insegnante di pattinaggio dei due bambini. Tornata in Giappone continua a pattinare, ma da sola. Michiro però non riesce a dimenticare il passato, qualcosa di tremendo la tormenta, si getta cosi nella sua carriera fino a mettere a repentaglio la propria salute fisica. In seguito, decide di tornare al pattinaggio di coppia, il suo partner sarà Hikaru, ovvero proprio il fratello del suo insegnate ormai defunto. Leon invece non ha mai smesso di pensare a lei, è diventato un ballerino professionista, ed è intenzionato a rivederla…

Come dicevo, il pattinaggio sul ghiaccio in realtà fa solo da sfondo a una trama avvincente, che si muove sopratutto sull’introspezione dei personaggi. Tranquilli, non spoilero (infatti, lo trovate già dall’inizio del primo volume), quando vi dico che tocca il delicato tema delle violenze sessuali e dei traumi infantili, ma senza – nonostante questo – risultare pesante. Anzi, regalandoci una storia ricca di contenuti.

Riconciliarsi con il passato… e scoprire l’amore vero!

Michiru infatti non riesce a convivere con il suo passato, tutto ciò che fa, sia nel lavoro che nella vita affettiva, è mosso da un senso di autodistruzione, ovvero dall’odio che prova per se stessa.
Il passato, che da risposte, e pone nuove domande è il perno della storia. «Ci si può liberare del passato?» Perché molte volte si è attratti da ciò che ci fa male piuttosto che da ciò che ci fa bene? Quante donne, invece di essere attratte dal bravo ragazzo, sono più attratte dal famoso “str___o”? Il bravo ragazzo, in questo caso è l’amico d’infanzia, Leon, che l’ha sempre amata e continua ad amarla con rispetto e tenerezza (in segreto). Ma Michiru, pur provando qualcosa per lui, fugge… non si sente degna di essere amata. Probabilmente è più facile buttarsi nelle braccia di un uomo sbagliato, per una ragazza che viene da un ambiente famigliare, in qualche modo, “deviato”, dove lasciarsi amare non era contemplato
La nostra protagonista, farà un percorso lungo, in cui capirà che far finta di niente, negando a se stessa quei fatti lontani, non è più possibile. Michiru affronterà il suo passato, come affronta la pista di pattinaggio, con coraggio e determinazione. Scoprirà che l’amore vero fa paura, perché in fondo non l’aveva mai conosciuto. Imparerà ad accettarsi cosi com’è, con l’aiuto dei suoi amici.
Forse, certe storie ci sembrano lontane dalle nostre vite, o forse no, ma per tutti una cosa è certa: il passato ci ha formato, che lo si voglia o no, e forse solo grazie ad esso, se affrontato, possiamo prendere in mano le redini della nostra vita.

Conclusione

Secondo me “Kiss & Never Cry” è una storia d’amore diversa dal comune, è la storia del difficile percorso dell’amore verso se stessi, necessario, del resto, per amare gli altri. Oltre a questo, abbiamo a che fare con un fumetto di qualità l’elevatissima, come mai se ne vedano in Occidente su temi così difficili e delicati. Nell’opera di Yoyoi Ogawa troverete tutto: disegni di altissima qualità, ritmo, personaggi perfettamente caratterizzati, una trama profonda e complessa, che fino all’ultimo vi lascerà coinvolti ed emozionati. Ma, sopratutto, troverete molti spunti per pote riflettere su di un tema, quello dell’incapacità di amare la persona giusta, che riguarda non solo i casi di violenza sessuale bensì molte persone che non hanno avuto fin nell’infanzia una vita affettiva veramente sana. Pertanto non potevamo che dargli il massimo dei voti: ★★★★★!

Kiss & Never Cry, il manga

Una tavola del manga, a colori

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3 Commenti

  1. Kiss & Never Cry è un capolavoro. E’ uno dei manga
    sentimentali più maturi e profondi che siano cosi mai stati realizzati. Lo consiglio anch’io a tutti.

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  2. Conosco bene quel manga, è uno dei miei preferiti. Ottima narrazione, senza contare i momenti del pattinaggio su ghiaccio che sono dei capolavori.
    Il triangolo Michiru-Hikaru-Leon è solo di facciata e nasconde problemi più complessi, che riguardano soprattutto la ragazza, come dici giustamente nell’articolo. Ma anche il contesto e i personaggi di contorno (come la maestra di pattinaggio straniera) sono trattati con maestria.
    E’ in sostanza la storia di accettare soprattutto se stessi per come si è, in sostanza di volersi bene, e questo è impossibile da realizzare da soli: l’aiuto degli altri (soprattutto di Leon) sarà fondamentale per Michiru.
    Ogni tanto rileggo qualche pagina del manga e ne rimango sempre colpito.

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    • si è vero, i personaggi sono trattati molto bene psicologicamente, grazie per il tuo commento!

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Author: Debby Pac

Cultura cattolica: “L'essenziale è invisibile agli occhi”, questa frase tratta da “Il piccolo principe” riassume il sentore che mi ha accompagnata fin dall'infanzia. Essere cattolica, fa parte di un percorso, fatto di alti e bassi, di dubbi e scoperte stupende, è stato (ed è), una continua ricerca, dove alla fine scopri di essere tu quella “cercata”, e ogni giorno diventa una scoperta di questo amore cosi immenso e di se stessi. Cultura nerd:Sono una graphic designer e un'illustratrice, ho studiato in una scuola di fumetto e disegno fin da quando ho memoria. Questa passione è stata accresciuta dagli anime e dai manga e sono una fan sfegatata di Miyazaki. Crescendo mi sono appassionata anche ai fumetti occidentali, sopratutto francesi, e amo Leo Ortolani. Sono cresciuta con i videogiochi Nintendo (scroccati a mio fratello) e in fine mi piacciono i giochi da tavola o di carte (Lupus, Citadels, C'era una volta, ecc..).

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