“Sposati e sii sottomessa” un libro sovversivo!
50 sfumature… di dittatura

Sposati e sii sottomessa, la copertina del libro
In Spagna impazza la polemica per il libro di Costanza Miriano, “Sposati e sii sottomessa”. Un libro che in Italia ha avuto un vero e proprio successo.
In Spagna però pare vogliano censurarlo.. eh sì, ho detto proprio la parola censura.
Fino a questi giorni, non credevo nemmeno che esistesse ancora la censura per un libro.
Ma nel Parlamento Spagnolo, il PP, il PSOE e la Izquierda Unida hanno chiesto che il libro venga ritirato dalla vendita, e stanno raccogliendo firme per la Procura.
Ma cos’ha di cosi orribile questo libro da creare un tale scandalo? Violenze terribili? È un libro diffamatorio? Parla di perversioni sadomaso? Oppure, parla di quattordicenni, dai nomi buffi come “pollo”, che vivono allo sbando (ogni riferimento a Moccia è puramente voluto)? Ebbene no! Anche perchè tutto questo viaggia indisturbato tra gli scaffali…(ahimè!)
I retroscena, il vescovo e l’uso strumentale dei media
Il libro in questione viene pubblicato in Spagna dalla casa editrice dall’arcivescovado di Granada, che a quanto pare aveva precedentemente scatenato un’altra polemica. Secondo vari giornali spagnoli l’arcivescovo, Javier Martínez, che ha tradotto e pubblicato il libro di Costanza, avrebbe detto durante una sua omelia che le donne che hanno abortito si possono violentare (Shock O_O appena letta tale affermazione non si può pensare altro che sia un povero pazzo che vada prontamente internato), ma per fortuna vengo a scoprire che è solo il solito uso strumentale dei media (ahh che sollievo! ..Ehm, se cosi si può dire!^_^’).
Infatti, le cose sono andate molto diversamente.
L’arcivescovo in questione fece una predica il 20 dicembre 2009 pubblicata poi su Youtube nell’ottobre 2010.
Nell’omelia il vescovo denunciava la legalizzazione dell’aborto dicendo che essa, è una violenza per le donne.
Succesivamente, verso fine 2011, inizio 2012, qualche malintenzionato (in alternativa, debbo pensare a qualcuno che non annovera l’intelligenza tra le sue qualità), ha diffuso sul web le notizie assolutamente false/alterate, sulle affermazioni del povero arcivescovo, infatti la frase:
“L’aborto equivale a dare all’uomo una licenza illimitata di abusare del corpo della donna” sarebbe diventata «E’ lecito per l’uomo abusare di una donna che ha abortito».
E si sono scatenate le polemiche virtuali:
«“Violentatele, se lo meritano!” dice l’Arcivescovo di Granada» (titolo di un post di Fernando Riveres, blogger di sinistra)
oppure «Un arcivesco spagnolo permette lo stupro delle donne che hanno abortito» (“Hern Political Blog”, francese; titolo ripreso dal sito web “JOL Press”). Ma ci sarebbero molti altri esempi da fare.
Anche sul libro in questione, vi sono state affermazioni pesanti in Spagna, come: “è un’apologia della violenza contro le donne” a detta di Maite Molina, madre, femminista e consigliera di Izquierda Unida.
Quindi, ricapitolando, il libro di Costanza è stato solo la ciliegina su una torta già ben pronta e impastata dai media locali, sicuramente a queste menti argute deve aver fatto strabuzzare gli occhi il titolo del libro della Miriano, che per intero recita “Sposati e sii sottomessa. Pratica estrema per donne senza paura”. Ma veniamogli incontro, perché in effetti al primo sguardo, il titolo stupì anche me (per non dire irritò)! Però mi bastò dargli una letta per scoprire che in realtà era un libro ironico e tutt’altro che maschilista.
Di cosa parla realmente il libro
Ma è vero, qualcosa di scandaloso lo dice per una certa ideologia dei nostri tempi, ovvero: gli uomini e le donne non sono uguali. Gli uomini e le donne, sono due mondi diversi. Sconvolgente! Costanza affronta con semplicità e ironia, il tema dei ruoli all’interno della famiglia, prendendo spunto dalla lettera agli Efesini di San Paolo:
“Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo.
Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo. E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto.
E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell’acqua accompagnato dalla parola, al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunchè di simile, ma santa e immacolata. Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perché chi ama la propria moglie ama se stesso. Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo. Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola. Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! Quindi anche voi, ciascuno da parte sua, ami la propria moglie come se stesso, e la donna sia rispettosa verso il marito.”
Il titolo del libro è senza dubbio provocatorio, ma lo è, per la logica della nostra società, basata sul “potere” e su il prevalere gli uni su gli altri. È certo che le donne abbiano avuto in passato tutte le ragioni di richiedere diritti, e tutt’oggi di ragioni ne hanno ancora di più , ma in che modo porsi? Non di certo negando a se stesse la propria natura, e Costanza questo cerca di spiegarlo bene. Una donna “sottomessa”, sì, ma nella logica dell’amore cristiano, dell’accoglienza reciproca, per la quale un uomo arriva a morire per la propria sposa, che non è poco! (Infatti, non ha caso, il secondo libro pubblicato da Costanza Miriano è “Sposati e muori per lei, uomini veri per donne senza paura”). In uno dei suoi ultimi articoli Costanza Miriano afferma:
Una stupenda riflessione che ci fa capire quanto ancora siano attuali le parole del Vangelo, dove a quanto pare, non è casuale che alla donna sia richiesta proprio l’accoglienza, ovvero l’uscire dalla sua naturale propensione al “faccio tutto io”, ridonando all’uomo un po’ di autorità (perduta..). Uomo, che del resto, diventa tale solo uscendo dalla logica del “prendo tutto io”, cominciando ad accettare le responsabilità e ad occuparsi di chi gli sta accanto.
Conclusione
Che posso dirvi quindi? Io questo libro “sovversivo” l’ho letto e mi è piaciuto. Mi ha fatto fare molte risate, ma gli spunti che offre sono invece serissimi.
Commenti da facebook
18 Novembre 2013
Stranamente le vittime di questi attacchi sono sempre coloro che stanno cercando di salvare le madri e la famiglia.
Continuano ad arrivare conferme al mio articolo:
http://www.cattonerd.it/2013/10/11/e-se-la-famiglia-fosse-il-nemico-dello-stato/
21 Dicembre 2013
La vicenda è veramente incredibile, la seguo anche io da qualche settimana. Se non altro porta a livelli espliciti la sensazione che ci sia un volontario attacco ai valori cristiani e cattolici.