La Pentecoste con lo spirito…del sole!
L’onda perfetta di questa veglia
Quest’anno io e Blanche Princesse abbiamo optato per una veglia di Pentecoste ortodossalmente (se pò di’?) alternativa. Qui nella capitale abbiamo partecipato all’evento dei The Sun (questo il nostro precedente articolo su di loro) nella parrocchia di San Giuseppe al Trionfale, in un’alternanza di musica e testimonianze divertenti e profonde allo stesso tempo, ma anche con la possibilità di poter fare un’opera di bene, a cui è cosa buona e giusta dedicare qualche riga.
San Luigi Guanella ed i guanelliani
L’evento sosteneva una bellissima iniziativa di beneficenza dei guanelliani “Progetto luce per Kinshasa” in Congo, a sostegno delle ragazze madri e dei loro figli. Arriviamo piuttosto in anticipo per trovare posto e poterci posizionare davanti (la terza fila, in realtà ci sarebbe piaciuto stare ai primi posti ma erano tutti occupati e poi la nostra timidezza nerdica non ci consentiva di reggere un face to face XD). Mentre intervistano con le telecamere la band, sfogliamo il libricino che ci hanno dato all’entrata con i progetti ispirati dall’opera di San Luigi Guanella . È un santo di cui fino ad allora non avevo mai sentito parlare. Nato a Fraciscio di Campodolcino in Val San Giacomo presso Sondrio in un contesto difficile e di porvertà, riuscì comunque a portare avanti gli studi nutrendo sempre più la sua fede fino all’ordinazione sacerdotale. In tutta la sua vita si occupò principalmente dei più bisognosi, degli “ultimi” e fondò due congregazioni, il ramo maschile detto dei Servi della Carità e quello femminile delle Figlie di Santa Maria della Divina Provvidenza. La onlus che si occupa di questo progetto per il Congo prende il nome da lui. Ci sono moltissime iniziative che si estendono in vari paesi; se volete donare qualcosa o informarvi per poter partecipare a qualcuna delle loro attività, ecco qui il sito internet: http://www.ascidonguanellaonlus.eu/home.html. Dategli un’occhiata ne vale la pena!
Dolce è la luce e agli occhi piace vedere il sole (Qo 11,7)
Dopo un po’ di ritardo (probabilmente conoscono bene la puntualità romana XD) inizia l’evento vero e proprio! Viene proiettato un video introduttivo che racconta bene la storia del gruppo dagli esordi fino al successo con tanto di tour fino al Giappone. Quel che fa più impressione di questo video è però il seguire delle testimonianze. A cominciare è Francesco Lorenzi il cantante che per primo, come dice lui “incontrò Gesù”. Fa senso perché ci si rende conto di come tutto sommato la logica del mondo, la sua visione delle cose rimane sempre un po’ latente in noi. Effettivamente dal video di presentazione viene da pensare “ammazza che figo, si giravano il mondo, aprivano concerti di gruppi colossali come i Muse, avevano successo”, insomma tutte cose obiettivamente “fighe…Vero?” così dice alla fine il video, ripetendo quel “vero” per tre volte. Il cantante apre dunque le testimonianze smontando pezzo per pezzo tutta la struttura così scintillante che pareva avessero raggiunto con la fama.
Non proseguo con il contenuto, perché già della loro storia ne abbiamo parlato in un articolo precedente, la cosa che davvero ci ha colpito di questa band è stato osservare il cambiamento profondo tra com’erano prima e come sono ora. Volendo guardare le cose con gli occhi del mondo, le loro scelte e rinunce vanno completamente al di fuori di ogni logica, ma per chi vuol vedere realmente, c’è abbastanza luce (come direbbe il buon Pascal) per capire che questo giudizio superficiale non regge. Mi sorprende sempre come cambiano i volti delle persone quando Dio entra nelle loro vite. Vedendoli dal vivo oltre che ad essere ancora più belli vedi chiaramente la luminosità di chi si è lasciato guardare dal cielo ed ha ricambiato lo sguardo. Inutile dire che mentre li ascoltavamo parlare io e Blanche Princesse eravamo più o meno in questo stato: (per poi fomentarci a mo’ di groupie adolescenziali quando cantavano XD).
La strada del sole
Come bellissima conclusione di questa veglia di Pentecoste siamo riuscite infine a farci autografare con estrema sicurezza e ALCUN SEGNO DI IMBARAZZO E TIMIDEZZA LEVEL 10.000 il libro di Francesco Lorenzi, “La strada del sole” che abbiamo con piacere iniziato a leggere.
Per finire, non possiamo che essere pieni di gratitudine per questi quattro ragazzi che si sono lasciati toccare da Dio ed hanno deciso di fare del bene con le loro bellissime canzoni e testimonianze, e grate a Dio per le opere che compie e che continua a stupirci con la bellezza di queste persone e delle loro storie. Mi raccomando, se avete la possibilità di andarli a sentire ANDATECI ASSOLUTAMENTE, qui vi riportiamo il link con i prossimi eventi (ora non avete più scuse!).
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