Emma Watson lancia la campagna HeForShe
HeForShe: femministe che non odiano gli uomini

Emma Watson ambasciatrice della UN Women
Emma Watson (il cui nome reale come tutti sanno è Hermione Granger), ha tenuto un discorso all’ONU per lanciare la campagna HeForShe, con la quale cerca di smuovere una nuova forma di femminismo. Un femminismo non ipocrita, cioè che non cerca vantaggi per le donne come scusa per odiare gli uomini, ma al fine di avere un mondo migliore per tutti, maschietti compresi.
Come vuole realizzarlo? Attraverso la mobilitazione dei maschi stessi per i diritti delle donne. Da qui il nome della campagna con il relativo hastag #HeForShe.
Il messaggio è sicuramente bello, ma una certa esperienza fa attivare i miei “sensi di ragno”. Troppo spesso quando si parla di questi argomenti c’è molta confusione. Si fa credere alle donne che la loro più grande aspirazione sia (stringi stringi) essere delle copie degli uomini. La vera libertà invece consiste nell’essere veramente uomini e veramente donne. Chiariamoci però: nessuno deve negare ad una donna di essere forte e indipendente, se questo rientra nella sua vocazione (qualcuno ha detto Santa Giovanna d’Arco?), perché una donna può esserlo, ma spesso questi discorsi invece che elevare la donna, la riducono ad aspirare ad essere una brutta copia di un maschio…. o peggio ancora la obbligano in tal senso.
Ma cosa ne pensa il cattolicesimo?
Noi cattolici, anche se a volte ce lo scordiamo, siamo sempre stati i primi ad elevare la donna (a volte anche al di sopra dell’uomo). Nella cultura ebraica l’uomo poteva ripudiare la donna, mentre Cristo lega uomo e donna per la vita (Marco 10,1-12). La loro testimonianza valeva meno di quella dell’uomo, mentre Gesù scelse proprio delle donne per testimoniare la sua resurrezione (Luca 24,1-11), e ancora, per il diritto romano, l’uomo aveva potere di vita e di morte su sua moglie e i suoi figli. Al contrario il matrimonio cristiano fu il primo dove uomo e donna avevano gli stessi doveri e gli stessi diritti (Efesini 5,25-33).
La testimonianza forse più bella in tal senso però ce l’ha data San Tommaso d’Aquino nella sua Somma teologica.
Nella prima parte ( “Prima Pars, Quaestio 92, Articulus 3” ) possiamo infatti leggere:
Era conveniente che la donna fosse formata con la costola dell’uomo. Primo, per indicare che tra l’uomo e la donna deve esserci un vincolo di amore. D’altra parte la donna “non deve dominare sull’uomo” , e per questo non fu formata dalla testa. Né deve essere disprezzata dall’uomo come una schiava; perciò non fu formata dai piedi.
Non lo trovate bellissimo?
Anni luce ed in piena contrapposizione alla visione Aristotelica (e quindi greca) della donna come maschio mancato!
Talmente bello che secoli dopo lo riprese Shakespeare:
La donna uscì dalla costola dell’uomo, non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore ma dal lato, per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata.
(Polemica ON) Ovviamente se proverete a citare la seconda, gli anticlericali vi ameranno, ma se citerete la prima… beh, sappiamo già come andrà a finire.(Polemica OFF)
Ricordatevi però, i cattolici amano le donne! Così come Gesù venne per riscattare Adamo, Maria è colei che riscatta Eva.
Chi crede è a favore della libertà e dei diritti delle donne e non per discorsi ideologici, modaioli o buonisti. Perché? Perché una libertà reale della persona, che nasca da un discernimento di ciò che davvero si è chiamati a fare, è il primo passo per essere veramente sé stessi; ed ogni passo in questa direzione è un passo verso la strada che porta a Dio!
Riguardo a noi maschietti, cerchiamo di testimoniare il nostro amore per le donne, non solo a parole o a suon di versetti Biblici, ma nella vita di tutti i giorni.
Commenti da facebook
27 Settembre 2014
(polemica ON) Nel discorso della Granger (vero cognome della bella ragazza in foto xD) credo ci sia un messaggio molto sottile, che fa da sfondo al tutto, e attiva i miei sensi da pipistrello (mica possiamo esser tutti spiderman): chiede all’uomo di essere il primo promotore di questo nuovo femminismo..ma poi parla di generi, “donna e femminismo” alternato a “generi”..e addio figura maschile (polemica OFF)
28 Settembre 2014
Si usano belle parole o espressioni come “parità”, “uguaglianza”, “pari opportunità”, ecc…, che in realtà decentrano il discorso e cercano di sostituirsi a ciò che davvero rende liberi tutti quanti: l’Amore, quello con la “A” maiuscola. Le donne sono libere in quelle nazioni dove gli uomini sanno amarle, rispettarle, servirle (guarda un po’, i valori cristiani!). Sti cavoli dell’uguaglianza se non vengo amato! Sti cavoli del “genere” a cui appartengo se mi riducono a un numero o ad un oggetto! Però la nostra Hermione è bella, giovane e graziosa, e sta provando a fare una cosa bella, quindi le perdoniamo pure la boiata che ha lasciato intendere quando ha parlato di “genere” o “essere liberi dai pregiudizi”. Oltretutto, i generi (maschio e femmina, altri non ce ne sono) ci sono a prescindere da tutto, che ci piaccia o no.
21 Novembre 2017
A posteriori non posso che dire che il senso di ragno, di pipistrello o di quel che cavolo fosse erano esatti: Emma Watson ha finito per fare l’ennesima campagna inutile ed ipocrita che ha fatto leva su polemiche su problematiche inesistenti (differenza di stipendio tra uomini e donne, dovuto semplicemente alla differenza di lavori scelti) e ancora legato al paradigma di “donna forte = una stronza che manda a fanculo tutti e che fa della propria lussuria un vanto invece di riconoscerla come una degenerazione”, invece di rivolgersi alle vere tematiche che danneggiano le donne (e anche gli uomini) sul posto di lavoro, ossia quelle legate alla famiglia e al fare politiche che la supportino invece di far sentire alla gente che allevare figli sia soltanto un peso sia a livello economico che lavorativo.
La nostra Emma sarà carina quanto vogliamo (secondo me è senza dubbio una delle ragazze più belle del mondo dello spettacolo), ma su questa cosa non mi è piaciuta molto.
Preghiamo affinchè si ravveda e capisca quali sono i meccanismi su cui veramente deve lavorare per far stare meglio le donne, con la sua influenza sarebbe una mano santa se iniziasse a dire cose sensate! Ma ahimè, ci spero molto poco, qua ci vuole un’illuminazione da Dio in persona…
19 Novembre 2015
“Chiariamoci però: nessuno deve negare ad una donna di essere forte e indipendente, se questo rientra nella sua vocazione (qualcuno ha detto Santa Giovanna d’Arco?), perché una donna può esserlo, ma spesso questi discorsi invece che elevare la donna, la riducono ad aspirare ad essere una brutta copia di un maschio…. o peggio ancora la obbligano in tal senso.”
Qui hai descritto proprio l’errore di base del femminismo: non quello dei diritti delle donne, ma del diritto di trasformare le donne in maschi, disprezzando così i talenti femminili e valutando degni di nota solo quelli maschili…un’assurdità. Ciascuno è giusto che sviluppi i suoi talenti e non desideri quelli degli altri. Uomo e donna sono preziosi e unici ed è giusto che collaborino tra loro sviluppando ciascuno le sue capacità innate senza pretendere di imitare quelle dell’altro (o altra, c’è anche questo).
Da qui le infinite supereroine che si comportano in sostanza da maschi mancati, usando cazzotti e raggi gamma: in sostanza le stesse cose che farebbe un qualunque supereroe maschio di serie Z. Come hai detto, appunto, la “brutta copia” di un maschio.
21 Novembre 2017
Per non parlare di quelle che riprendono vizi che sono sbagliati pure per gli uomini: non è che se Tony Stark nel primo Iron Man va a letto con tizie random, mentre tradizionalmente per una donna sarebbe considerato meno positivo, la soluzione è tirare fuori queste eroine disinibite che “prendono controllo della loro sessualità” andando anche loro col primo che le fa bagnare. Al contrario, quello che deve controllare la propria sessualità è Tony Stark o chi come lui svilisce il sesso come una cosa che prima o dopo il matrimonio che differenza fa, e allo stesso modo la società deve condannare i suoi atti di lussuria come lo farebbe (o meglio, come lo avrebbe fatto fino a qualche tempo fa) con una donna.