Chi non trova il paradiso quaggiù non lo troverà neanche in cielo.
Gli angeli stanno nella casa accanto alla nostra ovunque noi siamo.

— Emily Dickinson

Jennifer e Katniss: dopo il The Fappening, la stessa persona

Jennifer Lawrence e Katniss Everdeen: Corpi Pubblici, Spirito Ribelle

31 agosto 2014.

Un giorno passato alla storia del web come “The Fappening“, parodia di “The Happening”, film apocalittico del 2008 di M. Night Shyamalan.
Più di 200 foto scabrose di celebrità senza veli vengono diffuse d’un tratto sul web. Tra gli scatti, ci sono anche quelli dei Jennifer Lawrence, 24 anni, già premio Oscar, protagonista al cinema della serie “The Hunger Games“, nei panni di Katniss Everdeen, vittima sacrificale di un violento “rito” tra terrore e propaganda.

Dal 31 agosto 2014 Jennifer e Katniss, prima così diverse, sono diventate la stessa persona.

Vi spiego il perché.

jennifer e katniss

Jennifer e Katniss: perché sono uguali

Katniss Everdeen: un “tributo” sacrificato al potere e ai media

Non tutti vedono allo stesso modo la trilogia letteraria di Suzanne Collins, “The Hunger Games“, ambientato in una società distopica dove la capitale organizza ogni anno un simpaticissimo torneo dove i ragazzini delle periferie si trucidano tra loro.

Battle Royale: truculento, non per stomaci delicati, ma una bella metafora del rapporto tra generazioni nel Giappone della crisi economica degli anni 90.

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Gli otaku accusano i libri e i film di essere un plagio di “Battle Royale“, film del 1999 tratto dal romanzo di Koushun Takami. Gli amanti dello splatter lamentano l’assenza di scene particolarmente truculente in uno scenario dove in teoria sbudellamenti e stragi non dovrebbero mancare. Le romanticone impenitenti si perdono nel triangolo amoroso che vede la protagonista, la sfuggente e capace Katniss, contesa tra il pratico e violento Gale e Peeta, pacifico panettiere che svelerà nell’arena degli sbudellamenti una furbizia fuori dagli schemi.

Stanley Tucci interpreta Caesar Flickerman, metà Bruno Vespa, metà Jay Leno, è la personificazione dei mass media di Panem.

Stanley Tucci interpreta Caesar Flickerman, metà Bruno Vespa, metà Jay Leno, è la personificazione dei mass media di Panem

I più attenti ci scorgono invece una bella metafora del sistema mediatico e più in generale della comunicazione di oggi. Katniss è la protagonista, ma non è il centro del motore narrativo dei romanzi.
Il suo è dapprima un “corpo sacrificale”, impacchettato, ingioiellato e inviato nella Capitale per essere fatto a pezzettini dai quarterback dei Distretti 1 e 2.

Poi il suo corpo, dopo la vittoria del torneo, diventa un simbolo del potere del presidente Snow, che esibisce come trofeo nei vari distretti prima che i ribelli la trasformino nel simbolo – la ghiandaia imitatrice – della rivolta. Katniss può influire sugli eventi solo in modo del tutto marginale. Gioca con la Tv di Stato. Cerca di mentire. Ma il gossip della Capitale, i video proiettati nei distretti di lei e di Peeta ne fanno un’altra da sé. Anche quando sarà in mano ai ribelli, resterà un “tributo”.

Mags ha preso parte ai 75esimi Hunger Games per salvare una ragazza più giovane, ben sapendo che andrà incontro a una fine orribile. Una bella storia di sacrificio e di amore disinteressato.

Mags ha preso parte ai 75esimi Hunger Games per salvare una ragazza più giovane, ben sapendo che andrà incontro a una fine orribile. Una bella storia di sacrificio e di amore disinteressato

Anche Jennifer è un “tributo”. Anche di lei parla la Tv, discutono i giornali, impazza il “web”. Di lei sappiamo che è bellissima, con un fascino molto più “raffinato” rispetto alla media. Sappiamo che sognava di fare l’attrice da sempre. Che ha fatto da comparsa nel “Detective Monk”. Che lavorava con sua madre come aiuto-infermiera e che si è diplomata con due anni di anticipo rispetto ai suoi compagni.

Tutti pensiamo di conoscerla. La vediamo nei suoi film, leggiamo le sue interviste.
Magari ci innamoriamo di lei. Fantastichiamo su di lei. Negli angolini più nascosti di Internet, c’è chi si spinge un po’ più in là. Crea fotomontaggi.
Il volto sorridente di Jennifer photoshoppato sui corpi nudi di qualche coetanea. Ma è una proiezione, non c’è nulla di vero.

Ma poi è arrivato il giorno delThe Fappening“.

Continua nella seconda pagina…

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Author: Kant Atl

Cultura cattolica: nasco in una parrocchia bianca della bianca Padova del bianco Nordest. La fede la respiri come fatto comunitario. Fare il chierichetto è la norma. Ma poi devi scegliere. Ho scelto di restare. La fede muta. Prima pensi di credere per le regole. Poi credi per il cervello. Poi credi per amore. Poi più che credere cammini, ma anche questo è credere. Scrivo per il Mattino di Padova, la Difesa del Popolo e ho pubblicato sul Messaggero di Sant'Antonio. Collaboro con alcuni uffici di Pastorale e con altre realtà per la comunicazione della fede. L'AC è la mia famiglia. Cultura nerd: la mia prima parola è stata "Paolo". Non l'apostolo, ma Paolo Bonolis, che idolatravo fin dai primi mesi per la giappo-animation che mi propinava in Bim Bum Bam. Reputo Maison Ikkoku di Rumiko Takahashi la vetta artistica dell'intero Novecento. Vestivo i panni di un paladino sfigato nelle sessioni scolastiche di D&D che veniva derubato puntualmente dagli orchi chaotic evil del party. Giochicchio a Call of Duty ma vengo puntualmente cecchinato da bimbetti di età prepuberale. Ho scritto negli anni decine di fanfiction umoristiche da denuncia penale, cross-overando tutto il cross-overabile. Compenso la mia nerdaggine tifando Juve.

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