Nobel per la Pace a Malala: amare il nemico a soli 17 anni
Il più giovane premio Nobel della storia
Non entreremo del merito del valore del premio Nobel in sé, o di chi in passato lo ha ricevuto, qui vi riportiamo solo il video risalente al 2013 quando l’allora sedicenne Malala Yousafzai, studentessa ed attivista pakistana per il diritto all’istruzione (in particolar modo alle donne) fece un bellissimo discorso al Palazzo di Vetro a New York.
Colpisce la fermezza ed il coraggio di una ragazza così giovane, nonostante sia stata vittima di un attentato che la ferì gravemente e che fu rivendicato dai talebani pakistani che la presero di mira per via delle sue posizioni. Il discorso è appunto bellissimo, davvero, ed è per questo interrotto più volte da vari applausi terminando con una standing ovation meritatissima da parte di tutti. La motivazione per il Nobel è stata, giustamente il suo impegno “per il diritto di tutti i bambini all’istruzione”. Da cattolica vi confesso che la parte più bella, quella che più mi ha colpita di ciò che lei disse due anni fa non fu tanto sul discorso dell’istruzione in sè, cosa ovviamente importantissima, ma fu un’affermazione meravigliosa che fece riguardo al suo attentato:
Prosegue citando varie personalità religiose o famose di ogni culto e periodo, primo Maometto, essendo lei musulmana, poi da Gesù a Budda a Martin Luther King… sì fa un po’ un fritto misto c’è da dirlo XD ma si passa sopra perché si comprende che non è un tentativo becero di sincretismo, ma l’affermazione di aver riconosciuto in tutti questi personaggi il valore dell’amore all’altro. E conclude il discorso con la frase:
Per questo oggi gioisco con lei (e molti altri) per il suo premio Nobel, perché essere attivi è indispensabile per fare del bene, ma senza un cuore che ama… a che giova? Perché come dice San Paolo:
E se anche distribuissi tutte le mie sostanze
e dessi il mio corpo per esser bruciato,
ma non avessi la carità,
niente mi giova (1Cor 13,3)
Il video del discorso di Malala
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