Messa noiosa o poco curata… che fare?
Consigli pratici, e non, per sopravvivere ad una liturgia soporifera
Domanda
La liturgia come nella piazza d’oro della Gerusalemme celeste è una figata. E sarebbe una figata anche la Messa se la liturgia fosse curata e rimandasse alla bellezza della piazza d’oro. Ma non lo è sempre e ovunque. Cosa fare quando sembra proprio il contrario?
Lo sforzo di volontà per “immaginarsela” potente non funziona…
Risposta
Purtroppo non c’è molto che si possa fare se la liturgia è poco curata.
Le alternative che mi vengono in mente non sono sempre realmente praticabili. Eccone due serie e due un po’ meno:
Proposte semiserie:
- Se il celebrante o i suoi collaboratori non sono disposti ad accettare interferenze esterne, li si può sempre cogliere di sorpresa, intonando i canti prima che lo facciano loro o arrivando prima all’ambone per le letture (tanto la vecchietta che legge di solito ci mette un bel po’ prima di arrivare alla postazione), ma non so quanto questo sarebbe gradito, oltre al fatto che bisogna essere capaci a fare meglio, in particolare per quanto riguarda i canti. Certo, una celebrazione in cui i fedeli si azzuffano per i canti o le letture sarebbe certamente più vivace e interessante, ma non so se è questo che si intendeva per “curata”!
- Soluzione alternativa, lasciare che il sonno prenda il sopravvento, come santa Teresina che dopo essersi fatta tanti sensi di colpa per le volte in cui si abbioccava durante la preghiera serale, un bel giorno risolse la questione dicendosi che addormentarsi nelle braccia del Signore durante la preghiera è fare un po’ come il bambino che si addormenta nelle braccia della mamma. Però bisogna fare attenzione a non russare.
Proposte serie:
- Soluzione radicale: si cambia chiesa o si cambia orario della messa, in modo da trovare un altro celebrante (se la poca cura della celebrazione dipende da lui). Non sempre è però sempre possibile, e in più è teologicamente discutibile. Dopotutto il protagonista (Cristo, non il prete) è lo stesso ovunque, e non possiamo mettere troppo l’attenzione sulla “coreografia”. Il corpo e il sangue di Cristo sono operativi ugualmente anche se il prete o i suoi collaboratori sono noiosi o sciatti.
- Si prova a rendersi propositivi nella preparazione della celebrazione, in modo da esserne almeno un po’ protagonisti. Ci si mette a disposizione per curare meglio i canti o le letture. Bisogna vedere però se il celebrante o i suoi collaboratori sono d’accordo.
C’è anche da dire che andrebbe chiarito, da parte di chi partecipa alla liturgia, cosa intende per “curata”: significa formalmente perfetta, con canti impeccabili (magari in latino), paramenti splendenti e arredi luccicanti? Significa coinvolgente ed emozionante, con i fedeli che ballano e celebrante che fa da star? Significa animata da un coro gospel oppure simil Gen?
Come capita per il celebrante, anche ciascun fedele ha le proprie preferenze e la propria visione della celebrazione, e non è facile rendere la medesima gradita a tutti (sempre che sia quello lo scopo della celebrazione, ovviamente): se si trovano bene gli anziani non va bene per i giovani. Se piace a chi ama il silenzio e il raccoglimento non piace a chi vorrebbe maggiore coinvolgimento e partecipazione. Ciò che vorrebbero i fedeli non lo vuole il celebrante o viceversa…
Insomma, mi sa che la Gerusalemme celeste e la sua liturgia potente dovremo aspettare a godercele quando saremo lassù.
Commenti da facebook
26 Gennaio 2015
per curata intendo che fai bene le cose che fai. Suoni bene il gen, prepari bene il gregoriano, usi il libretto diocesano senza fermarti alla prima strofa, e soprattutto il celebrante si attiene al minimo indispensabile che c’è scritto sull’agenda.
poi io non andrò mai alle messe dove canta il coro parrocchiale perchè stonano l’impossibile e mi rendono complicato lodare Dio. Anche se i canti sono belli.
Il nostro problema grosso è che siamo ignoranti di liturgia. Peccato che non possiate insegnarne un po’ alla volta voi.
ciao
26 Gennaio 2015
Si ma attenzione agli errori fatti dopo il concilio vaticano 2, e poi c’è sempre il rischio di strafare con cose che non c’entrano nulla.
Credo che per chi sa che nella liturgia si riceve Cristo, ed è ben consapevole di questo, nessuna liturgia può risultare noiosa perché chi ha Cristo non ha la noia e non serve niente di più.
Di sacerdoti ne ho visti un po’ e di liturgie in varie lingue pure e mai nessuna mi ha annoiato ma in tutte ed in tutti i sacerdoti c’è qualcosa di particolare da apprezzare.
Se ci annoiamo la colpa è nostra che piuttosto di prestare attenzione a Cristo guardiamo altrove e valutiamo l’operato altrui.
30 Maggio 2016
Senza offesa chiariamoci, ma Cristo può pure prenderti a scappellotti in testa ma se la Messa è noiosa ti addormenti lo stesso. Poi, aggiungerei anche come hai ragione nel dire che in tutti i sacerdoti c’è qualcosa di particolare.. Generalmente il poco interesse che mettono in quello che fanno
26 Gennaio 2015
Sì, noi parroci dobbiamo dedicare più cura a far conoscere la liturgia. Qualche volta capita anche di esagerare. Un mio parrocchiano dopo la messa mi ha scritto una email dicendo: “io mi sono dato dei pizzicotti, ma ti giuro che non eravamo nella piazza d’oro, ma semplicemente in chiesa”… Se qualcuno ha voglia di formarsi e – magari – dare consigli sensati al parroco ci sarebbe Busca-Passeri, Vieni alla mensa, Ed. Paoline, 2008…
21 Agosto 2017
I preti che leggono sempre il vangelo sono preti noiosi e non hanno amore per i Santi. Essi non sanno come curare lo spirito dei credenti. Come mai i preti delle mie zone non si ricordano le storie dei frati divenuti Santi? Perchè i soli santi che gli interessano sono Francescani? Ma Francesco non produsse miracoli e non fu in grado di riavere la vista. Questi preti moderni trasformano la Chiesa Cattolica in chiesa magica ed è la peggiore cosa che possa succedere nella Chiesa. Per esempio, la domenica questo prete fissato con il vangelo si va a leggere Matteo 13: 1. Dal verso 4 al 9 si fa l’esempio dei semi che cadono in vari punti e producono differenti risultati. Io direi che al verso 7 il prete doveva capire che una parte della semenza cadde sui rovi e i rovi crebbero e la soffocarono. Ciò è veramente la descrizione del prete che si perde solo non vangelo, che non vede miracoli e che non riempie i cuori con le storie di gente guarita dai Santi. Ma il prete fa finta di nulla e continua ad insistere con un vangelo povero, misero di frutti e che da una noia tremenda che quasi vuoi stare fuori dalla chiesa. Ma perchè questi preti non si fanno una loro chiesa evangelista? Perchè non se la smettono di fare la chiesa fredda? Cosa hanno contro i miracoli e contro i Santi? Io credo che un Papa che non si interessi della salute della chiesa sia il probabile vescovo vestito di bianco. Ma quando gliele tirano ste frecce?
1 Novembre 2019
A me risulta che S. Francesco di miracoli ne ha fatti già in vita.
Con questo concordo con le Messe scollegate falla vita