Conferenza alla PUL: quando teologia e mondo nerd si incontrano!
Ecco a voi le sorprendenti riflessioni del convegno tenutosi alla Pontificia Università Lateranense!
Piccolo preambolo: ho passato due giorni a scampare con finta non-chalance a raffreddore/tosse/mal di gola/febbre/ebola per poter andare a questo convegno alla Lateranense. Ma poteva andare tutto liscio? No. XD Dopo l’aver assimilato fin nelle ossa la quantità di freddo equivalente, secondo i miei accurati calcoli, a due ere glaciali (i finti calori della primavera romana…), aver trascorso la giornata precedente 12 ore fuori casa, arricchite da una mega tosse ripetuta durata tutta la notte (con il suo lascito di quattro, e dico, quattro ore di sonno!) sembravo letteralmente uscita dal cast di “The Walking Dead”.
Ma essendo la Forza della Cattonerditudine potente in me, ecco subito dopo il lavoro con una flebo di caffè collegata al braccio dirigermi epicamente verso la Lateranense (e oltreeee)! Per questo, eccovi qui riportato il bellissimo incontro dello scorso 15 aprile, intitolato: “La Teologia tra scienza e fantascienza”.
Che c’azzeccano?
Che hanno in comune teologia/scienza/fantascienza/fantasy tra di loro? Il tema principale era più che sulla scienza in sé, su come la teologia possa avere qualcosa a che fare con la dimensione dell’immaginario (per quanto riguarda la scienza invece più il suo rapporto con la fantascienza). Il primo relatore è stato il professor Antonio Sabetta, docente di Metodologia e Teologia Fondamentale, nonché preside dell’ISSR “Ecclesia Mater” della Pontificia Università Lateranense. Nello specifico si è occupato delle tracce di cristianesimo in “Harry Potter” (per contestazioni sulla sua presunta influenza negativa ed iniziazione alla magia, abbiate pazienza ci scriverò un articolo al riguardo molto presto!). Il punto di partenza è stata la categoria di “cristianesimo anonimo” del teologo Rahner ovvero, in parole spicciole, il fatto che se la nostra coscienza la seguiamo e viene formata rettamente, seppur formalmente non si è cristiani, lo si è anonimamente, e Dio ci accoglie senza riserve perché ciò che lui vuole è salvarci, e se la nostra coscienza non crea ostacoli verso Dio, seppur ufficialmente non crediamo in lui, in realtà siamo già cristiani interiormente in quanto orientati a Dio. Questo significa che in un’opera non cristiana, può essere fortemente presente una scia luminosa che rimanda inevitabilmente all’Alto ed all’Altro, ma non perché l’opera in questione sia cristiana, ma perché questa scia è intrinseca nella storia, nella visione del mondo adottata da chi l’ha scritta. Dice il professor Sabetta
Qualche esempio?

Harry VS Voldemort. Lo scontro tra il bene e il male? Qualcuno crede di si…
1) Lotta tra il bene ed il male
L’atmosfera tipica dei poemi epici pervade anche questa saga… come poteva mancare il tema dei temi? Ma andiamo a vedere più a fondo in che modo la Rowling ne parla. Il male, come sempre, sembra più forte, addirittura mette a dura prova i buoni, i quali sono soggetti ai suoi attacchi interiori, non sono semplicemente buoni, ma devono anzi affrontare un combattimento per perseguire la via del bene:

Harry Potter incarna un po’ lo “sfigato”, a cui viene però dato un ruolo straordinario che lo porterà dal mediocre mondo dei babbani fino a quello dei maghi. Questo espediente permette una maggiore immedesimazione nel protagonista, in cui il lettore fa un ricalco su se stesso
2) Mirror of Erised (lo Specchio delle Brame)
Altro tema fondamentale, è quello del desiderio della felicità, “la sola cosa che ti salva l’anima, dove la felicità viene declinata come il senso delle cose; si è felici quando si può vivere riconoscendo un senso alle cose”. Silente dice ad Harry: “l’uomo più felice della terra guarderebbe nello specchio e vedrebbe solo sé stesso, esattamente com’è”. Trovare un senso alle cose, alla propria vita qui ed oggi: il cristiano non dovrebbe forse vivere così? Il rapporto col tempo presente dovrebbe essere per noi proprio questo: godere del dono che Dio ci fa, qui ed ora, senza proiezioni nel passato o nel futuro. Aggiunge il professor Sabetta:
3) I “Thestral”
Le misteriose creature alate e scheletriche che possono essere viste solo da chi ha visto morire qualcuno. Il dolore, la sofferenza, non sono semplicemente qualcosa di orribile che nella vita capita, ma aprono gli occhi verso qualcos’altro, ad una prospettiva più amplia..non sono certo necessari, ma allo stesso tempo sono ciò attraverso il quale si cresce e matura profondamente, permettono di guardare il mondo intorno a sé più a fondo rispetto a chi non ha mai avuto sofferenze più grosse.

Secondo una convinzione comune tra i nerd, Lily Evans fu uccisa da Lord Voldemort per una questione di “karma”: le azioni hanno conseguenze, e friendzonare Severus per mettersi con James Potter fu un gravissimo peccato!
4) “Il contrario dell’amore è il possesso”
Se è vero che il bene non è così netto ma vi è una lotta all’interno di ognuno di noi, è vero però che il male in Voi-sapete-chi ha una linea ben precisa e distinta. In primis in lui c’è questa follia dell’eliminazione dei maghi puro sangue dai maghi di origine babbana (che ci ricorda inevitabilmente fatti storicamente noti a tutti). Ma altro fatto caratterizzante è la brama del “potere”. Cioè Lord Voldemort ciò che desidera in fondo è essere il mago più potente.
Dei doni della morte lui non ha che interesse per la Pietra della Resurrezione o per il Mantello dell’Invisibilità, a lui importa soltanto della Bacchetta di Sambuco.

Notare il profilo e gli occhiali tipici dello “sfigato”. Harry è nel contempo ciò che nessuno vorrebbe essere e ciò che uno vorrebbe diventare. Non è geniale, ma un paradigma collaudato!
Concludendo quindi ciò che vediamo alla fine di Harry Potter è che:
E mi viene da dire: alla faccia di “Harry Potter” anticristiano!
Continua nella seconda pagina…
Commenti da facebook
23 Giugno 2015
Un bellissimo articolo! Non sapevo di questo convegno, altrimenti mi sarebbe piaciuto partecipare… ma grazie per essere scampata con finta non-chalanche a tutti i mali del mondo e averci scritto il resoconto =)
23 Giugno 2015
Sapete se saranno disponibili (a breve) gli atti del convegno?
Perché potrebbero essere un aggiunta alla mia tesi di laurea magistrale in Scienze Religiose su Tolkien