Alcuni non cercano la verità perché hanno paura di trovarla.

— San Massimiliano Kolbe

Di horror, di cattolicesimo e di luoghi comuni

Cosa rende l’horror così indigesto ad alcuni cristiani?

Nello scrivere questa introduzione, mi sono basato principalmente su di un interessante saggio: “Demoni e dei: Dio, il diavolo, la religione, nel cinema horror americano” di Roberto Curti, ed. Lindau.

Ma i Cristiani non guardano film horror! Ma non è adatto! “E’ impuro” direbbe la madre di Carrie.
Ok. Stop. Capisco se fosse la classica critica mossa da chi vuole attaccare “nopi” da esterni, senza sapere le dinamiche, ma usando stereotipi e qualche triste uscita ripescata su internet. No, a volte succede che un cattolico si sveglia con questo grillo. Per ora, di pronunciamenti magisteriali (ma ancora: di senso comune interno) non c’è stato nulla a riguardo. Quindi sfatiamo questo mito: i cattolici possono guardare liberamente horror. Fine.

Tolkien: Ogni romanzo che prenda le cose sul serio deve avere un tocco di paura e orrore.

Cos’è un horror?

amityville-horror-la-casa

La serie infinita di film horror di “Amityville”, come molti sanno, è tratta da una storia vera. Tuttavia, le trasposizioni cinematografiche hanno contribuito a bollare l’intera faccenda per una “bufala”; e hanno spesso omesso gli aspetti più religiosi della storia vissuta dalla famiglia Lutz

Esistono infiniti generi, non vogliamo affrontarli tutti. C’è lo splatter, la ghost story, il korean, il possession, il thriller, il vegan, il rock… va benissimo! Alla fine guardiamo un film perché, semplicemente, ci piace e ci appassiona. Quindi potrebbe essere la lotta contro il male, il mistero che non si riesce a svelare, o il brivido, prima di coricarci, quando controlliamo sotto il letto che non ci sia nessuno.
Che anche qui dipende da persona a persona, c’è chi vuole un dipanarsi lento, e chi non può rinunciare ad azione e inseguimenti. Molte sfumature per un genere sottovalutato. A volte a ragione. Siamo sommersi, più o meno ciclicamente, da una vera e propria bulimia di prodotti scadenti che non fanno né paura né appassionano, ma servono a calcare il successo del momento. Ciò ovviamente porta ad una svalutazione del genere, e non solo.

I rischi dell’horror

vaderetro

“Vade Retro!” Sì, è una scena tratta dal famoso film di “Dracula” di Bram Stoker

Che non sono tanto diversi da qualsiasi altro film fatto male o facinoroso: dare un idea sbagliata di ciò che è la realtà. Il cinema è, anche quando fatto male, un pesante metodo di comunicazione, come ci ha insegnato Goebbels. Alcuni titoli poi possono essere di difficile interpretazione o forse, “a pensar male, si sbaglia, ma spesso si indovina”. Emblematico il caso de “Birth of a Nation”, per chi mastica un po’ di linguaggio cinematografico.

Lo sapete che la maggior parte di spettatori di film legati ad esorcismi, sono spesso e volentieri non credenti? E che questi, sono nel 80% prodotti inguardabili, non diversi da un “torture movie”, o peggio “Snuff”? Porcate come “Grace – Posseduta” sono oggettivamente inguardabili.
Non lanciamo falsi moralismi o invochiamo censure, ma se qualcuno entra in sala con l’idea che “Chiesa cattiva, oscurantista e blah blah blah” trova un rinforzo classico operante. Se invece qualcuno entra con l’idea di purezza ad oltranza, dopo l’ennesimo della serie, ha un rifiuto in partenza per un intero genere. Ora, dopo i preti-ninja de “Giorni contati”, cosa non abbiamo visto?

Per fortuna non tutti la pensano così:

Scott Derrickson: “Sono protestante, ma quando si tratta del mistero e del male, è la Chiesa cattolica che ha l’artiglieria pesante.”

Eppure la Bibbia…

È un libro che fa paura! Non è un horror ovviamente, ma cavolo, io non vorrei trovarmi in molti episodi citati: leviataniDraghi marini. che scorazzano nei mari, seguaci di BaalEntità malefica, che esigeva sacrifici umani. del tutto psicopatici, demoni che possiedono in gran numero, creature di pura tenebra da affrontare, cavallette con la testa di uomo… visioni inquietanti, profezie apocalittiche!

the-exorcism-of-emily-rose-locandina

Scott Derrickson, mago hollywoodiano dell’horror: «Sono “a un libro di Chesterton” dal diventare cattolico». Non a caso il suo film, “The Exorcism of Emily Rose“, è stato uno dei pochi a trattare seriamente il tema della storia di Anneliese Michel

Le vite dei santi poi non sono mai state rose e fiori, ma spesso si trovavano in lotte, addirittura fisiche, contro il principe delle tenebre, definito da Cristo stesso, in diverse occasioni, come “il principe di questo mondo” (Gv 12, 31). Lo sapete che anche nei seminari molti studenti non credono al diavolo, o lo riducono ad una pulsione inconscia? Però si dichiarano cattolici. Insomma, il poeta aveva ragione quando scriveva che il più grande inganno del diavolo è stato quello che non si credesse più in lui.

Il mistero alla chiave di tutto

frankenstein-locadina

Frankenstein di Mary Shelly“, diretto da Kenneth Branagh, è un esempio di horror drammatico capace di toccare temi esistenziali in modo particolarmente alto ed ispirato

Ecco che torniamo con questa parola per concludere: l’horror spaventa perché non sappiamo: chi è il cattivo? Andrà a finire bene? C’è speranza? E quando non abbiamo prove certe, ricostruiamo con il nostro bagaglio ciò che ci manca.
L’horror più di molti altri generi, portando nella sua ontologiaDell'essere in quanto tale. questo carattere, ne subirà sempre le conseguenze; difficilmente qualcuno potrà osservarlo a mente libera, ma lo utilizzerà per sostenere la propria tesi.

E noi Cattonerd? Noi siamo ben consci che non siamo quelli che rinunciano a qualcosa, come dice il posseduto classico sotto strati di cerone, ma siamo quelli con “qualcosa in più”. Quando inseriamo il dvd, sappiamo già che ogni male è passeggero, e che alla fine vince il bene. Non solo: il fatto di non trovarsi tra questi due correnti, ci porta ad analizzare con spirito critico le opere, e già dalle prime battute riusciamo a vederne la validità o il fattore porcheria.

E allora Halloween?

Sul discorso Halloween, beh, è semplice: per noi è la vigilia di tutti i Santi. Non siamo tra quelli che demonizzano la festa “anglosassone”, ma piuttosto siamo quelli che non si lasciano dominare da false idee e mal interpretazioni. Insomma, non siamo come i cattivi di molti horror: per noi è una festa come può essere un carnevale o un ballo in maschera (con le dovute differenze); non il momento in cui evocare forze occulte o che so io, fate un tiro d20 in Intelligenza per vedere se vi risponde lo c’thuniano.
Ovviamente non ci fermiamo qui. Vi consiglio di controllare il vostro armadio questa sera, non si sa mai…

Commenti da facebook

Commenti

1 Commento

  1. Riguardo la questione di Halloween, è chiaro che con “non demonizzano la festa anglosassone” non intendiamo in nessun modo nemmeno promuoverla. O meglio condanniamo, come tutti gli uomini dotati di buon senso, la festa anglosassone così come lo è diventata oggi: celebrazione del macabro e dell’occultismo, oltre che un pretesto per alcuni per dedicarsi a riti satanici e/o magici. In ogni caso, è bene ricordare che la festa di Halloween è solo una delle moltissime feste che nelle loro origini non hanno nulla di pagano od occulto, ma che semplicemente si basavano su antiche tradizioni che da tempo sono state accettate dalla Chiesa in vista della festa di Ognissanti. Ogni zona d’Europa, ogni regione, ha il suo “Halloween”. Per esempio, nel caso della festa sarda, quella con i famosi Mamuthones tanto per intenderci, non ci sono mostri né streghe né patti col diavolo come quello di Jack o Lantern. Semplicemente fin da tempi antichissimi si riteneva che in questo periodo dell’anno si creasse una sorta di contatto tra il mondo dei vivi e quello dei morti e che questi ultimi potessero nuovamente camminare sulla terra per un breve lasso di tempo e andare magari a visitare le famiglie che avevano lasciato.
    In ogni caso l’articolo del nostro Onix è un pretesto per parlare di horror in relazione al cattolicesimo in un momento dell’anno dove per merito o colpa di Halloween se ne vede più del solito. Nient’altro.

    Scrivi una risposta

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

tre × 5 =

Author: Onix

Cultura cattolica Cresciuto in ambiente Agesci, non ho mai avuto modo di soffermarmi sulla mia Fede, ritenendola semplicemente "la cosa giusta da seguire." Un rapporto conflittuale con lo studio mi ha portato a smarrirmi, senza idee per il futuro. La lettura del capolavoro di C.S. Lewis, "Le cronache di Narnia" è stata la spinta per scacciarmi dal torpore in cui mi trovavo. Iscritto alla Facoltà di Scienze Teologiche, sono impegnato come animatore nella mia parrocchia, il che comporta seguire il gruppo giovanissimi, organizzare il campo estivo parrocchiale ... Cultura Nerd In un mondo di Supermen, preferisco Clark Kent. Appassionato di storia e storie, racconto i miei incontri.

Share This Post On
Share This