One Piece Gold – Recensione
Una riflessione sul film in attesa dell’uscita in sala il prossimo 24 novembre

La ciurma di Cappello di Paglia in versione: giocatori d’azzardo
Uno degli eventi più importanti di questa edizione di Lucca Comics & Games 2016 è stato senza dubbio l’anteprima nazionale del film “One Piece Gold“, in uscita nelle nostre sale il prossimo 24 novembre. Questo è il tredicesimo lungometraggio animato sulla ciurma dei pirati di Cappello di Paglia creata da Eiichirō Oda, che ne è anche il produttore esecutivo. Durante l’evento di Lucca, fuori dal cinema, si poteva vedere una lunghissima fila di centinaia di persone in impaziente attesa della proiezione del film, per l’occasione in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Per tutto l’oro del mondo!

Gild Tesoro, il capitano della gigantesca nave-città di nome Grantesoro
Il film inizia a pieni giri con una sequenza d’azione in cui appaiono tutti i protagonisti della storia: la ciurma di pirati capitanata da Monkey D. Rufy , al verde in cerca di fortuna sull’enorme nave-casinò chiamata “Gran Tesoro” e il suo sovrano, Gild Tesoro con il potere di plasmare l’oro (avendo mangiato il frutto Gol Gol) ad intrattenere la folla desiderosa di divertimento. Il film non perde mai ritmo, alternando ottimamente sequenze d’azione con scene di spiegazione, momenti drammatici e momenti comici, in perfetta coerenza con lo stile del manga. Come lascia intendere il titolo il tema centrale è l’oro, come fonte del vero potere, che rende libero chi lo possiede, che rende sovrano chi ne ha più degli altri, chiave per l’onnipotenza. Questo è il credo di Gild Tesoro in possesso del 20% dell’oro mondiale, con il quale compiace i Draghi CelestiLa casta di nobili che domina il mondo. mantenendo la libertà da ogni potere, dal governo, dalla marina, dai Quattro Imperatori. La sua nave, dalle dimensioni di un’isola, è infatti una città stato indipendente da tutti, su cui ognuno è libero di cercare fortuna nei vari giochi d’azzardo. Ecco qui l’altro punto importante, il gioco d’azzardo: il mezzo che permette di poter realizzare in un attimo questo desiderio di libertà e potere. Ma il gioco è un’illusione che sussurra delle frasi molto semplici: “Pensa che in un attimo potrai guadagnare tanto da non aver più bisogno di lavorare né di faticare per tutta la vita… provaci!” e quando perdi “Forse se ritenti è la volta buona, non fermarti ora! Potrai rifarti di tutto quello che hai perduto e anche di più!”. Così apprendiamo che in realtà gli abitanti dell’isola di Gran Tesoro, a causa dei loro debiti, o sono schiavi, che lavorano per ricomprare la propria libertà, o sono ergastolani in una prigione piena d’oro. Tra i prigionieri dell’isola dell’intrattenimento troviamo Raise Max, colui che afferma di essere il più grande giocatore d’azzardo del mondo ma che ha divorziato per ben due volte, e che si deve beccare l’ironico e geniale commento

La locandina giapponese del film
Infatti è questa la battaglia che Rufy e compagni dovranno affrontare, lo scontro tra l’amore per il denaro e le relazioni umane. Da una parte il delirio di onnipotenza ed indipendenza, nascosto dietro l’avidità del denaro, che essendo una menzogna, presto o tardi, rende soli e schiavi. Dall’altra parte le relazioni, la ricchezza della vita, che sicuramente limitano, ma fanno sperimentare uno strano paradosso: nel condividerle, le ricchezze e la felicità aumentano e non diminuiscono. Come sottolineato bene nel film, a minacciare quest’ultima affermazione è proprio la paura della povertà, del restare con il nulla tra le mani: “se dono questo mio bene ad un altro io poi resto senza, se sono senza beni sono povero, se sono povero non sono niente, se non sono niente non posso fare ciò che voglio ma sono in balia degli altri”. Così inizia il mercato della vita, per cui l’amore, che è dare e ricevere gratuitamente, diventa un baratto… ma cavolo… mi è partito il predicozzo! XD Pazienza, fatto trenta facciamo trentuno, qui ci sta la citazione e come dice San Paolo:
Conclusione
Al di là delle riflessioni personali, “One Piece Gold” è un film piacevole da vedere, per nulla pesante. Riesce a mantenere, come nel manga, il giusto mix di dramma e azione, che diverte e commuove al tempo stesso. Un film che vi invito a non perdere, ma da andare a vedere al cinema. Poi, una volta che l’avrete visto, potete tornare a commentare questo articolo e dirci la vostra.
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