Una settimana da Dio… o da Nietzsche?
La Lectio Divina del buon umore

Jim Carrey in versione “Creazione di Adamo” della Cappella Sistina di Michelangelo Buonarroti. Al di là della locandina geniale, Bruce Nolan che tenta di sostituirsi a Dio ricorda, per forza di cose, il personaggio di Adamo che fece il medesimo errore
È uno di quei film dove non si smette un attimo di ridere ed è più profondo di quanto sembri.
Il regista, Tom Shadyac rilegge in chiave moderna ed ironica il testo di Giobbe. Una teologia dal basso, allegorica, aderente al reale e piena di riferimenti alle Sacre ScrittureLa Bibbia.
È una visione profondamente cristiana. Siamo chiamati a co-forgiare la Bellezza che è in noi, evitando di prenderci troppo sul serio! Una Lectio Divina del buon umore, ma pur sempre Divina.
Molti teologi rivelano come la Bibbia sia ricca di immagini umoristiche e testi che glorificano questo aspetto della divinità e che, pur non mortificando il concetto stesso di Dio, lo arricchiscono di un altro attributo del quale l’uomo è stato ed è onorato. La risata!
Come afferma San Paolo nella Lettera ai Filippesi:
La vita è un biscotto, ma se piove si scioglie…
La vita è meravigliosa, come il film di Frank Capra del 1948, ma non se vi chiamate Bruce NolanJim Carrey, che interpreta lo sfigato protagonista del film.: un reporter di una piccola emittente di Buffalo a cui hanno appena soffiato l’ambito posto da anchorman. Un buon lavoro, un tetto sopra la testa e l’amore dell’ex di biondina di “Friends” non sembrano bastare al nostro acchiappanimali preferito.
Bruce è un autentico sostenitore del “mai ‘na gioia”, vittima preferita di un Dio sadico che gioca a dadi con l’Universo. Non è semplicemente ambizioso è un arrivista, capace di tutto pur di giungere al suo scopo. Ma là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore (Mt 6, 21).
E, dopo l’ennesima sfortuna, arrivato all’esasperazione, Bruce sbotta e dice a Dio tutto quello che pensa:
Da Dio all’Io
Dopo una giornataccia davvero nera, Bruce esce fuori di senno e comincia a inveire contro il cielo, apostrofando Dio “Potente Punitore”.
L’Onnipotente gli appare nelle sembianze di Morgan Freeman (artisticamente parlando, è Dio da molti anni ) e gli propone di prendere il suo posto per sette giorni. A chi non piacerebbe essere Dio per una settimana?
Ma…
Questo è l’episodio centrale: Bruce preso atto del suo potere si erge a Dio di se stesso, si innalza sul tetto di un grattacielo, neanche fosse Saruman, gridando:

Bruce imita Mosè… dividendo la minestra in due parti! Una della scene più scompisciose del film Voto: ★★★★★
Ovvero, NietzscheFilosofo famoso per il suo motto «Dio è morto».
Tutti gli uomini vogliono farsi Dio, solo Dio si è voluto far uomo…
Diciamoci la verità, c’è un Bruce Nolan in ognuno di noi. Tutti dobbiamo resistere a una tentazione di individualismo, di autoaffermazione. Il contrario di questo egocentrismo è altruismo, ovvero il bene per l’altro.
Bruce scoprirà presto che dovrà arrendersi all’amore, essere amato…. per amare.
Conclusione
Il tema del film, in fondo, è questo: non ricercate i doni, ma il Donatore.
Bruce ben presto si accorge di essere un pessimo dio e che tutti i poteri del mondo non possono comprare l’amore, quello di cui ha realmente bisogno.
La seconda parte del film rappresenta la conversioneCambiare rotta, o fare inversione verso il bene.; un episodio diametralmente opposto a quello del grattacielo. Il cammino di trasformazione giunge all’apice. Bruce si mette in ginocchio, in mezzo alla strada e prega Dio piangendo:
L’uomo che si è voluto sostituire al Creatore, non è mai stato così creatura. Dio riprende in mano la vita di Bruce, anche se in verità non l’ha mai abbandonato. Il piano divino che il Signore ha in serbo per il suo sfortunato figlio si manifesta in un camion che lo investe mentre sta pregando. Del resto, le sue vie non sono le nostre vie… (Is 55, 8 ) In tutto ciò, nella sua vita c’è quella presenza bella e discreta di una ragazza, che guarda caso si chiama: “Grace” = GraziaLasciarsi aiutare da Dio, rimanendo nella sua volontà.. È, infatti, la grazia di Dio che accompagna Bruce per tutto il film. L’amore gratuito, sincero, capace di dono e di perdono. Dopo l’incidente è Grace che gli ridona il sangue, gli ridona la vita. Salvato per Grazia!
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