Aspira al Paradiso e lo avrai in terra. Aspira alla terra e non otterrai nulla.

— Clive Staples Lewis

Eden: It’s An Endless World – Recensione

Si può avere ancora fede?

La copertina del 1° volume

Allora, Fellow Faithfull, benvenuti in questa mia prima recensione con “Eden: It’s An Endless World!“, il migliore SeinenManga o anime per un pubblico maschile adulto. di sempre. Se siete cristiani, ma anche abramitici o pagani o atei, c’è una cosa che avrete notato mentre camminate, mangiate, chiacchierate e leggete. Ossia, che, in linea di massima, non si crede più in niente. In questo buco diabolico noto come “OccidentePerché si chiami come un'indicazione geografica, beh, non lo so.”, oggi nessuno crede. La vita appare triste, ci si sente soli, in un mondo minaccioso e cattivo. Cosa si fa quindi? Ci si chiude nelle passioni o si cerca una speranza, ma non nella fede o nella giustizia, perché appare impossibile che tutto abbia un senso. E cosa ci viene detto, continuamente, dai “grandi maestri” di questo mondo, in tutte le sue forme? “Accettate la realtà”, “è il migliore dei mondi possibili”, o al massimo “è tutta un’illusioneLo dice anche un certo Madara Uchiha...”, “nulla è vero”, “il male è ovunque/non esiste”, “fondetevi con l’armonia universale/Dio” o peggio “diventate Dio”. Insomma, non vi è speranza, la fine “non esiste/è vicina”, si passa da un estremo ad un altro, in ogni caso non vi è vita. E questo nichilismo, ci porta a rifiutare tutto, la vita stessa. Ecco, questo tema viene affrontato in Eden: It’s an Endless World!“, di Hiroki Endo.

La trama

Nel 2100, l’umanità è sopravvissuta al Closer Virus, che trasformava i corpi in materia simile a porcellana. Il figlio di Ennoa Ballard, capo della Famiglia Ballard, un cartello mafioso del Perù, scappato da un attacco di Propater, una federazione che sta assorbendo molte nazioni del pianeta (insomma, l’Occidente nostro), viene portato in salvo da alcuni guerriglieri della Nomad, società di resistenza alla Propater ed altri paesi autoritari, insieme ad Helena Montoya, una prostituta. Passa con questi guerriglieri, Kenji il giapponese, in relazione con Sophia, una donna cyborg col corpo giovanile, e il Comandante, georgiano musulmano, sopravvivendo agli attacchi di Propater ed altri cartelli mafiosi, per essere riscattato dal padre.

Attenzione, spoiler alert!

Peccato che la sorellina, Mana, è ancora prigioniera di Propater, mentre la madre è andata in crisi, per il perdere anche i suoi due figli, dopo la morte della primogenita Gina. Passano gli anni e, con i problemi dei popoli e della povertà, giunge un nuovo virus, il Disclosure, che assorbe tutti i corpi in un materiale noto come Colloide, trasformando le persone in informazioni che vivono in questo Colloide. Ennoa, e anche suo figlio, scoprono che sia il Closer che il Disclosure sono stati brevettati dalla Propater, per realizzare un progetto segreto, il Pleroma. Ovvero assorbire le persone e creare un Nuovo Mondo, usando per fare ciò una massa di antimateria che si sta dirigendo verso la terra, per oscuri motivi non fisici… Con l’aiuto di una poliziotta, Miriam Arona, il nostro protagonista si troverà a cercare di salvare la sorella e combattere contro la Propater per impedire il progetto, aiutati da uno strano cyborg, di origine sconosciuta, nota come Lethia Aletheeia, che dichiara di essere nemica della mente dietro il progetto Pleroma, Maya, un altro cyborg, che vuole convincere Ennoa ed altri della giustizia di tale progetto. Alla fine, grazie all’aiuto degli scienziati e delle Nazioni Unite, esterne a Propater, riescono a impedire il realizzare la distruzione della terra, effetto collaterale del Progetto e della “nascita” del Nuovo Mondo, anche se con la perdita di molte vite, tra cui quella di Ennoa.

La solitudine e il mondo

Eden : It’s An Endless World!parla del mondo reale, con tutti i suoi problemi. Il dolore dei popoli, il rifiuto, il razzismo, persino dei problemi morali, come la non comprensione del nostro prossimo e la prostituzione, per cui vi troverete violenza e scene di nudo. I personaggi sono tutti diversi, ma ognuno giunge a un livello di maturazione o, peggio, di morte. Gli eroi sono deboli, come Elia e Miriam, innamorati entrambi di due persone più grandi, come a cercare la madre o il padre (sono degli adolescenti troppo cresciuti…), disperati e soli, che desiderano solo essere amati e amare.

Attenzione, spoiler alert!

Infatti i due finiranno per amarsi, e pure per fare figli dopo il matrimonio, anche se pure prima fanno “corso di recupero”, così per non dimenticare come si fa… addirittura perdono i propri ideali come Ennoa, per poi riprenderli, o magari non li possiedono e vedono la distruzione e la morte come unica via di fuga, come appunto Sophia, che abbandona i suoi figli e non se ne cura, Mana, che non vede nessuna speranza, o la madre di Elia, Mana e Gina, educata al modo “occidentale” (fin dal inizio troverete Ennoa e Hannah che sono tenuti da un omosessuale, che li educa secondo le sue idee di uomo deluso e “moderno”, quando li sfrutta per non morire, e alla fine lo comprendono, e pure lui, chiedendogli di lasciarlo morire) e non riesce ad accettare il sacrificio di sua figlia, perché per lei la vita è una, e non comprende come il meccanismo abbia portato lontano da sé tutti. Gli eroi veri, come Elia che rifiuta la criminalità di suo padre, Miriam che è una poliziotta onesta in un mondo ove l’onestà non vale nulla, o la sua sorellona Gina, che dopo anni di dipendenza dalla droga, a causa della morte del suo amato per colpa di suo padre, decide di dedicare la vita nelle missioni per aiutare i poveri, oppure i vari personaggi che si incontrano e scompaiono o muoiono, come la musulmana Uiguru che vuole la libertà per i musulmani, ma respinge il terrorismo, la suora che aiuta Gina a disintossicarsi, il medico indù più per tradizione che per fede che aiuta tutti i suoi pazienti durante le guerre tra indù e musulmani, Neruda l’ispanico che perde la sua famiglia per colpa dei fondamentalisti protestanti, sono lasciati a se stessi, visti dalle persone intorno a loro come pazzi, idioti, dato che il loro eroismo, il cercare il bene, appare come inutile, sciocco, senza senso in un mondo crudele. Persino alcuni dei guerriglieri, come Kenji, vedono la vita vuota, e l’eroismo dei suoi compagni non lo comprende, lo vede come illogico e folle, anche se vorrebbe imitarlo e, sotto sotto, vorrebbe essere eroico. Ma grazie a loro, ai pochi eroi sciocchi, molti si salvano, vivono, abbandonando i cicli di odio e vendetta, mentre quelli che accettano il nichilismo, il mondo così come appare, finiscono per morire, senza nemmeno capire il dolore che hanno causato. Solo Ennoa e, forse, Sophia , tra i caduti capiscono il dolore da loro provocato e decidono di salvare qualcuno per riparare. Alla fine a salvare la situazione sarà un malvagio pentito, quello che capisce e ricorda chi era e cos’era, vedendo la verità, che infatti trova Aletheeia, la Verità Svelata. Sa che il male non si estinguerà facilmente, ma sa anche che l’umanità non è da distruggere per colpa del male, che può migliorarsi e arriverà ad “affacciarsi davanti all’universo”.

L’inganno dello gnosticismo, Pleroma come illusione. Ovvero Maya!

Enoa Ballade, figlio di Cris e di Linda. Il suo vero nome è Ennoia, ed uno dei personaggi chiavi della storia

Chi può, avrà notato che certi nomi sono particolari… Infatti il Progetto Pleroma prende spunto dalle teorie gnostiche, dichiarato dallo stesso Ennoa, che dice che quella dottrina “ha perso molto della sua bellezza, ultimamente”, anche se dovrà ricredersi pure sulla “bellezza perduta”.

Attenzione, spoiler alert!

Infatti gli gnosticisti della Propater hanno causato la prima epidemia e persino la seconda, convinti che tutto ciò fosse per salvare l’umanità, vedendo la giustizia come un’impossibilità e Dio come “un inganno che non può salvare”. Si affidano pertanto ad un certo Maya, che appare come un giovane di bell’aspetto, simpatico, che cerca di convincere tutti che il Pleroma è la sola possibilità di salvezza. È ironico che prima di apparire a Mana si presenti un serpente che voli, e veda Ennoa, che ha gli anticorpi contro tutti e due i Virus, come l’Adamo che deve Prendere il Comando del “Nuovo Mondo”. Sempre più Maya da semplice cyborg creato da un inventore per “volontà più alte”, appare come un “angelo della Volontà Universale”, un demone. Ad opporsi ad essa e a ispirare gli eroi vi è Aletheeia, ovvero Verità Svelata. Essa è incomprensibile perché agisce in maniera insensata. Era una donna in coma, il cui cervello è stato asportato in un corpo di cyborg e le è stato installato il Programma neuronale “maya”, anche se reagisce in maniera Opposta. Una delle frasi sue è che “L’uomo è composto di Corpo e Anima. Senza il Corpo, non vi può essere Esperienza, e in tale modo un’Anima sarebbe Imperfetta”. L’esatto opposto di Maya e dello gnosticismo, un rifiuto totale del programma che le è stato installato, tanto che alcuni la scambiano per uno dei cyborg creati per il progetto, un Aion, Eone, invece lei stessa dichiara che esiste per opporsi a Maya, alla Ragione Universale. Memorabile quando si presenta al medico indù che rifiuta di farsi assorbire dal Pleroma, dicendogli “Io sono con voi”. È un richiamo a Gesù, a quando salutò i suoi discepoli “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Infatti cosa si oppone di più al Pleroma come la Verità Svelata, traduzione di Aletheeia, scambiata per un eone quando invece riesce a dominarli e li combatte? Alla fine, nonostante Maya cerchi di convincere Ennoa sull’isola ove vi è il Pleroma, che appare come un’immensa torre, in attesa di sparare come energia tutti quelli che ha assorbito nella massa di antimateria, è una canzone che ballò con sua moglie, uno spiritual. Ed un pezzo, riguardo la Speranza nel Regno dei Cieli, rimane per noi: “Dovete solo Ringraziare Dio.” “Non c’è posto.“ E vede sua moglie e lui, da ragazzi, e contento abbandona la vita, morendo. Ha visto la Verità. Anche se assorbita dal Pleroma, lei lo sta aspettando. In un’altra vita. Lui la rivedrà, dopo la morte.

Il finale

Il bene è più forte, e l’unica illusione è quella di considerare la specie umana priva della capacità di redimersi. Questo emerge dal finale, che è perfettamente in linea, almeno su molte cose, con il pensiero cristiano

La Verità è la vita, che cresce e con l’esperienza è destinata a migliorare. Questa è la conclusione molto “religiosa” e piena di speranza di “Eden: It’s An Endless World”.

Attenzione, spoiler alert!

Alla fine il pianeta è salvo. Ma anche se molte cose continuano ad andare male, finché vi è vita è dovere “aiutare gli uomini”, e non ci si deve preoccupare, perché “Dio è con noi, fino alla fine del mondo”. E questo lo possiamo vedere dall’ultimo capitolo, con i nostri protagonisti ormai sposati e per la maggioranza con figli, dal discorso del Presidente dell’ONU e da Aletheeia che, accompagnata da Cherubino (il robot), passeggia fra i resti della Torre-Cannone del pleroma, come Dio nelle rovine della Torre di Babele. Maya si è dissolto, col volto neutro, vedendo di non avere compreso nulla e con la conferma di avere fallito. Aletheeia dice che non sa se “Il Nuovo Mondo” è nato, ma certamente “la cellula madre e quella figlio sono destinati a separarsi”, dato che si è voluto abbandonare la Vita. Ma rimane la speranza, perché l’uomo non è solo, ha tanti altri uomini intorno, e Dio accompagna, per cui Ma si Separerà, e anche gli scienziati atei arrivano alla conclusione che il trascendenteOltre l'immanente, ciò che supera il materiale e lo spazio-tempo. non vada escluso a priori. Il bene è più forte del male, e l’unica illusione è quella di considerare l’uomo incapace di compiere le scelte giuste. Maya infine si dissolve nel pleeroma, o così pare, deluso e seccato, perché il piano “del suo signore” è fallito. Mentre i piani di Dio si sono realizzati, e così la salvezza degli uomini. Perché l’Eden è senza fine, ma quello ci aspetta dopo. Sia nell’anima che nel corpo.

Conclusione

Come potete notare, dal punto di vista tecnico l’opera di Hiroki Endo è stupenda! E la complessità per i dettagli contribuisce a renderlo un manga per stomaci davvero forti

Alla fine “Eden: It’s An Endless World!” è un manga atipico per i tempi in cui fu realizzato (1998-2008), per il genere a cui appartiene (fantascientifica e cyberpunk), dato che oltre a condannare lo gnosticismo sposato da sempre da questo genere letterario (in realtà non più di tanto, ma quelli gnosticheggianti hanno spesso più successo, se ci si pensa), beh, sostiene la religione, specie quella cristiana cattolica, e dichiara nemmeno tanto velatamente che vi è salvezza per gli uomini. Anzi, fa di più quando sostiene che la morte non è la fine di un bel niente. Antinichilista quasi a pregio di opere come “Tenshi no tamago” (che come antinichilismo nascosto non scherza!). Quella di Hiroki Endo è, così, un’opera davvero eccelsa, narrativamente e graficamente parlando, disegnata con realismo anche nelle scene più dure da digerire, senza volgarità – escludendo forse delle scene di sesso e/o nudo che, seppure morbide e non volgari, ne penalizzano un po’ la lettura. Non ho parlato delle scene d’azione perfettamente realizzate, dei richiami alla fisica quantistica, pertinenti. Ancora più argomentato il racconto lo è sui temi etici e politici, mostrati da molti punti di vista diversi, per cui se la PropaterL'organizzazione degli antagonisti. fa schifo non è che la NomadL'organizzazione che si oppone alla Propater. abbia sempre ragione… e oltre ad essa vi sono anche terroristi. Ma, a prescindere da quale sarà la vostra idea iniziale, il delinearsi della storia e il finale appaiono chiari e coerenti a chiunque gradisca un po’ di speranza.

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Author: Saverio Massignon

Cultura Cattolica: come un altro admin, sono nato in Veneto, solo che sono un figlio del Nordest solo per metà, l'altra viene dalla stessa zona ove ai nostri occhi si posa il sole a Mezzogiorno. Devo ammettere che il catechismo per me è stata acqua da piscina. Difatti, a quattordici anni ero agnostico e marxista leninista. Poi, conobbi Dio a quindici anni, ma non subito con Gesù, ma con un corrispettivo del Battista per ricordo alla Promessa fatta ad Abramo ed Agar, ovvero Muhammad. Il Corano mi permise, attraverso un'interpretazione "eterodossa" secondo un Imam ma Perfetta per un mio zio sacerdote alla Completezza della Parola di Dio, ovvero alla Bibbia. E non con il noto "Discorso della Montagna", ma con i Salmi. Un'estate nella Toscana dei Circoli, la sera dedicata ai Salmi e i pomeriggi alle Adorazioni Eucaristiche e la lettura del Silmarillion di Tolkien e del Utopia di San Thomas More mi fecero riscoprire il Battesimo e arrivare alla Cresima convinto, anche se una crisi a diciotto anni mi ha allontanato. Ora sto riallacciando i legami, e devo dire che devo lavorarci bene, ma sto imparando l'Umiltà, che prima non ne avevo in abbondanza. Cultura Nerd: come scritto prima, se almeno ho bevuto dalla Fonte della Vita devo ringraziare Osamu Tezuka con "Storie della Bibbia", il Giornalino con i fumetti sulla Bibbia, insomma il Fumetto. Imparai a leggere prima i fumetti, soprattutto quelli di Renè Goscinny e Uderzo, per passare ai cartoon ed anime che facevano in tv, che mi appassionarono più dei film. Con la passione per i fumetti di tutto il mondo, specie Giapponese e Italiano(sogno una ship tra Kit Carson e Tsunade Senju in un AU), ma con un odio inverosimile verso Go Nagai(devilman e mao dante in particolare, cacchio quanto mi fanno schifo, peggio de "l'anticristo" di Nietzsche) e verso le opere newager e ignoranti che disonorano, secondo me, il fumetto e l'animazione, e prediligente i Racconti Storici, Fantastici o Fantascientici(per cui Arda e Shannara sono Storici), senza però disdegnare Fantasy Classici(Earthsea e il Mondo Emerso, specie se ne fannop anime e fumetti!), posso definirmi un nerd tra i nerd, un appassionato del Underground del Underground, e un discreto appassionato tolkieniano, tant'è che quelli del mio Avatar sono Bòr il Fedele ed i suoi Figli, coloro che guidarono gli Esterling Fedeli agli Eldar ed agli Amici degli Eldar. Come videogiocatore, ho solo visto i gameplay su YouTube, sclerando perché nessuno faceva le scelte e le analisi che avrei fatto io su Dante's Inferno e Dark Souls, ma sapendo che non sarei stato bravo a giocarci!

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