Ogni nuovo giorno è un giorno in più per Amare; è un giorno in più per Sognare; è un giorno in più Vivere.

— Padre Pio

Ci si può salvare per mezzo della sola fede?

Domanda: Secondo i luterani e gran parte dei protestanti basta soltanto la fede per essere salvi… ciò è vero? E cosa dice al riguardo la Chiesa cattolica?

Risposta a caldo

Lucifer (“Constantine“): “Ehi, anch’io credo in Dio!”

Risposta a freddo

Per chi di voi conosce John Costantine di “Hellblazer” (creato da Alan Moore), sa bene che il personaggio pur non avendo alcun dubbio su Dio, Angeli e Diavolo non riesce a garantirsi la salvezza, perché non riesce proprio – per indole – a farsi piacere il concetto di “carità”… Costantine è, infatti, un antieroe la cui anima è sempre in bilico

Diciamo che la questione della cosiddetta “Dottrina della giustificazione per fede” è una di quelle tante cose che ci fanno capire come al giorno d’oggi si sia ancora bloccati in un cristianesimo a tratti fideistico o, peggio, assiomatico, piuttosto che consapevole e razionale. Per quanto la “Riforma protestante” sia partita da problemi reali, come la corruzione del clero, Lutero se confrontato con Francesco d’Assisi ci fa capire come si possa affrontare lo stesso problema in modo diametralmente opposto. Anche se in realtà, di base, la questione di Lutero riguardava anche e sopratutto la Dottrina e il relazionarsi con Dio. Dunque più che una riforma fu una vera e propria rivoluzione, sostenuta dai soliti interessi economici e politici del momento.

Fede e opere

La dottrina della giustificazione per fede nasce assolutizzando alcuni versetti di Paolo di Tarso, come Romani 3,23-25, Romani 3,28 e infine Romani 5,1-2. L’eresia e anche le correnti teologiche cattoliche più discutibili, perché incomplete, come quelle che non vorrebbero Maria quale Corredentrice dell’umanitàSenza il sì di Maria e la sua sofferenza non sarebbe stata possibile la Redenzione. Ciò è un fatto., nascono sempre da un’analisi della Verità contenuta o suggerita dalla Sacra Scrittura in modo parziale e frammentario. Cioè, si prende del testo solo ciò che ci fa comodo e/o si sostengono teorie che in realtà non hanno attinenza con la Scrittura, ma sopratutto con la logica della Storia della Salvezza. Ricordiamo infatti che la Scrittura è sopratutto una storia che ha un suo senso e una sua logica. Pertanto leggere la Scrittura in maniera precettistica è sempre un approccio erroneo.

L’avvocato non vedente Matt Murdock, che di notte agisce come il vigilante Daredevil, è un convinto cattolico, ma all’inizio non comprende che il suo combattere il crimine può essere una via per la perdizione se non si agisce per carità: fare il bene dell’altro piuttosto che castigare i cattivi. Infatti chi agisce solo per giustizia e non per amore è un diavolo e non un angelo!

Come sostenuto dal Concilio di Trento, che fu forte e netto nel linguaggio di risposta a Lutero e i suoi seguaci, la fede, essenziale per la salvezza, comporta anche le virtú teologali della speranza e della carità. Ossia, il dono dalla fede è sì essenziale per la salvezza, ma in vista della carità. Personalmete, aggiungerei anche l’umiltà! Senza la carità siamo praticamente come Lucifero che crede in Dio, sa che esiste, ma agisce all’opposto.
Lo stesso Paolo, utilizzato da Lutero per le sue tesi, smentisce quando sostenuto riguardo la salvezza per mezzo della sola fede:

Paolo di Tarso: “Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova.”

In pratica, puoi avere la fede più incrollabile del mondo o puoi credere in Dio con assoluta certezza ma, senza la carità, sei nulla. Più chiaro di così!

La fede: se non ha le opere, è morta in se stessa

Nella serie anime/light novel di “Hyouka” Otaro Oreki, il protagonista, incarna perfettamente la pigrizia consapevole. Ossia, Otaro sa perfettamente cos’è la cosa giusta da fare, ma se ne frega altamente di agire pur essendo un genio nelle capacità deduttive

Non che gli altri apostoli la pensassero diversamente da Paolo… Prendiamo un esempio bello e chiaro: Lettera di san Giacomo 2,14-18 :

San Giacomo: “Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: “Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi”, ma non date loro il necessario per il corpo, che giova? Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa. Al contrario uno potrebbe dire: Tu hai la fede ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede.”

Più chiaro così è praticamente impossibile!

Conclusione

Ciò che attiverà il nostro Otaru, portandolo ad agire, sarà l’unica cosa che può muovere un uomo: una donna! La bella Eru Chitanda costringerà Oreki a fare “opere buone” per via della sua maniacale curiosità e il suo spiccato altruismo

La fede è un dono fondamentale, ma sterile in se stesso. Dunque incapace di salvare se non porta alla carità. La fede è finalizzata alla carità. E la carità è amare attivamente e non passivamente il nostro prossimo secondo la volontà di Dio e per Dio. Ergo, credere in Dio non è sufficiente per salvarsi, perché un figlio di Dio è tale quando fa la volontà di Dio, in opereLe opere di misericordia corporali e spirituali. e azioni. E queste ultime non sono nemmeno scontate negli uomini di fede, perché è pieno il mondo di cristiani passivi e menefreghisti. In parole povere, ciò che salva è l’amore: la ricerca di Dio e del bene nelle opere della nostra vita, fatte con umiltà. Ecco perché pure due non cristiani come Makoto Shinkai e Hayao Miyazaki con tutta la passione che hanno riposto nelle loro opere riguardo la ricerca della Verità ce li ritroveremo senz’altro in paradiso. Questo è il battesimo di desiderio!

Nonostante John Constantine non abbia fiducia in Dio, manchi di umiltà, e combatte il male più per fare dispetto a Lucifero che per altruismo, nel momento in cui si sacrifica spontaneamente per salvare una persona dall’inferno, prendendo il suo posto, compie un atto di carità (opera buona) e – colpo di scena! – ottiene la salvezza!

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Author: Alex Pac-Man

Cultura cattolica: Affascinato dalle storie di Arda, ho cercato di capire perché Tolkien sostenesse che a essere immaginario è solo il tempo in cui sono ambientati i suoi racconti. Ho così iniziato un lungo cammino, che mi ha portato ad amare il Libro della Genesi e tutto ciò che riguarda la protologia, fino all'esperienza del percorso dei 10 Comandamenti di don Fabio Rosini. La fede cristiana è soprattutto un'esperienza di bellezza, ben lontana dall'ideologia e dall'emozionalità di chi la riduce ad un sterile atto di cieca convinzione. Cultura nerd: Le mie prime idealizzazioni furono plasmate dai capolavori di Shigeru Miyamoto, quali "A Link to the Past" e "Ocarina of Time", che, magari sarà azzardato dirlo, racchiudono in sé un po' tutta l'essenza del mito. Il mio essere un nerdone comincia dall'amore per la narrativa, per il fumetto e tutto ciò che porta alla storia delle storie.

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