Le terrificanti avventure di Sabrina – Recensione
Ma sono davvero cosi tremende?

La copertina del settimo spillato di “Chilling Adventures of Sabrina“
Beh, a dire il vero mi sono spaventata tantissimo vedendo il trailer de “Le terrificanti avventure di Sabrina“, in primis perché di mio sono una fifona, secondo perché si è abituati alla Sabrina delle vecchie fiction o sitcomCommedie comiche da venti minuti per episodio., come “Sabrina, vita da strega” che sono spaventose come una puntata de “Gli orsetti del cuore” (che vista da adulti è comunque inquietante, eh). Sicuramente ha un tono più adulto e dark, è infatti ispirata al fumetto (non a “Sabrina the Teenage Witch“, ma alla versione horror “Chilling Adventures of Sabrina“!, puntualizza il mio bro. Alex Pac-Man, con cui ho scritto a quattro mani quanto state leggendo), ma permane comunque quel pizzico di comicità a cui eravamo abituati nel vecchio telefilm. Ovviamemte, diversamente dalle altre serie su Sabrina che l’hanno preceduta, questa serie è VM14Vietata ai minori di 14 anni. per i contenuti adulti.
Ma è davvero cosi terribile questo telefilm? Mi è capitato di leggere articoli che ne parlano malissimo, per colpa dei “messaggi negativi” che divulgherebbe: satanismo, cannibalismo e mille altre diavolerie. Ma vi dirò, credo che chi ha scritto tali articoli (molti cristiani, ahimè), la serie non l’abbia vista proprio, se non per estrapolare frasi a caso, senza spiegare il contesto, o peggio filtrando la storia con tante tante vagonate di preconcetti, dovuti ovviamente alla presenza dell’elemento magia-stregoneria.
La trama

Kiernan Shipka si rivela assolutamente perfetta per il ruolo di Sabrina, grazie al volto da “brava ragazza” e al talento inaspettato. Poi, diciamola tutta, le altri attrici che hanno impersonato la strega Sabrina non vantavano il suo carisma
Sabrina Spellman (interpretata dalla bellissima Kiernan Shipka ) è una adolescente apparentemente normalissima, ha degli amici, un fidanzato un po’ nerd, frequenta la scuola. Ma c’è un piccolo particolare: è stata cresciuta da una famiglia di streghe. È infatti per metà umana e per metà strega. Al compimento del suo sedicesimo compleanno deve decidere se abbracciare definitivamente quel mondo malvagio oppure scegliere il mondo degli amici “mortali” con i quali ha vissuto finora. Il problema è che lei vorrebbe essere una strega buona, cosa che sembra impossibile. Da qui partirà la vera storia… che fine farà Sabrina?
La decisione che deve prendere Sabrina consiste nel fare o meno il cosiddetto “battesimo di sangueParodia blasfema del battesimo cristiano.“, fondamentalmente un patto con il diavolo attraverso il quale dovrà restare sottomessa al suddetto e fare la sua volontà per sempre in cambio, ovviamente, di più poteri. La cosa interessante è vedere come gli stregoni spaccino il tutto come un atto di “libertà”. Sabrina però non la beve, capisce che non sarà affatto libera e che sarà costretta a una schiavitù eterna verso un entità, tra l’altro, palesemente malvagia. Non accetta di essere “battezzata” e scappa, scatenando l’ira dell’Oscuro Signore e dei suoi seguaci. Finisce processata dalla Chiesa della notte e a salvarla dalle torture eterne è una straordinaria sorpresa: il suo battesimo cattolico avvenuto da neonata, fatto di nascosto da sua madre con l’aiuto di zia Hilda. La storia, infatti, comincia da qui: Sabrina ha due nature e viene messa in un “periodo di prova”, in cui potrà continuare a frequentare sia la sua vecchia scuola che l’Accademia delle Arti Occulte, per poter scegliere in quale dei due mondi vivere.
Anche le streghe sanno amare?

Hilda è interpretata da Lucy Davis e Zelda da Miranda Otto (ormai troppo associata a Éowyn per noi tutti…)
Come avrete notato, al contrario delle serie a tema scuola di magia, maghi e/o streghe, qui è chiaro un fatto: la stregoneria ha una fonte ben precisa, ovvero LuciferoIl principe di questo mondo, cosa ben rimarcata in questo telefilm., e quest’ultimo è un essere malvagio. Le streghe e gli stregoni, non sono buoni, sono tutti elitaristici, possono essere nettamente malvagi o più ambigui… del resto come tutti hanno degli affetti (Lc 11, 11-13). Il cugino e le zie di Sabrina, che l’hanno allevata, vogliono veramente bene a Sabrina e questo li rende più umani. La zia Hilda è sicuramente la figura più tenera, costretta a una natura che senza dubbio non era la sua (verrà infatti, nel corso della storia, scomunicata dalla Chiesa della notte, ma resterà una strega sottomessa suo malgrado al mondo degli stregoni). Lo stesso accade per gli amici di Sabrina, che pur notando in lei sempre più ambiguità e segreti, continueranno ad amarla e darle fiducia.
La strada per l’inferno? È lastricata di buone intenzioni

Il battesimo si sangue… richiede anche la verginità di Sabrina e un abito bianco che ricorda un po’ quello dei catecumeni
Ossia, dannarsi! Questo è il tema “scomodissimo”, che ha tanto suscitato scalpore e di cui tratta realmente “Le terrificanti avventure di Sabrina“. Sabrina è una ragazza profondamente buona, che desidera proteggere i suoi cari: la sua famiglia e i suoi amici. Tuttavia, questo suo desiderio altruistico cela un’insidia… Sabrina è spesso affiancata da una demone che si finge sia la sua professoressa di storia, Mary Wardwell, che una “strega buona” scomunicata e disposta ad aiutarla. Il demone, un po’ come ne “Le lettere di Berlicche” di Lewis, ha il compito di convincere Sabrina a fare il battesimo di sangue, cioè vendere l’anima al diavolo, escogitando strategie sempre diverse per condurre la ragazza sul sentiero del male, ma di base facendo sempre leva sulle sue relazioni.
Così le risponde Prudence, il leader del trio di streghe più popolare nell’Accademia delle Arti Occulte, in uno degli episodi dove meglio si comprende cosa intende fare Sabrina: sconfiggere il Signore Oscuro con la stregoneria, contando sulle sue solo forze (infatti lei non crede in niente!). Un po’ come quando Boromir ne “Il Signore degli Anelli” vuole sconfiggere Sauron con l’Unico Anello. Prudence, pur essendo malvagia, capisce quanto sia piena di superbia Sabrina nel suo cercare di diventare una “strega buona”.
Così Prudence canzona Sabrina in un’altra situazione, riferendosi alla paura dei maschi di dividere pienamente il potere con una donna (forse perché noi donne abbiamo uno spiccato desiderio del controllo! XD ). Il punto è che Sabrina pur essendo certa dell’esistenza del diavolo e pur sapendo che è salva per il battesimo cattolico, continuerà a credere solo in se stessa, non ricorrendo mai al bene per combattere il male. E questo suo credere solo in se stessa sarà la sua rovina. Per salvare i suoi cari farà sempre più uso della stregoneria, cedendo al compromesso, e come Anakin Skywalker di “Star Wars“, il suo desiderio di controllo la condurrà verso un sentiero oscuro… Operando incantesimi di ogni sorta, perfino quelli proibiti dalla sua congrega di streghe per puro buon senso, cosi facendo si ritroverà anche a fare soffrire i suoi cari, amplificando e non risolvendo i loro problemi. Nonostante questo, con superbia, continuerà a fare sempre i medesimi errori fino alla fine. Il finale della prima stagione non è senz’altro la conclusione della storia di Sabrina, che certamente avrà un sequelUn seguito, già cominciato con l'episodio 'natalizio'., ma pur essendo quasi del tutto assente il bene, la narrazione non lascia spazio a fraintendimenti: non si può sconfiggere il male con il male. Dio, infatti, viene nominato da quasi tutti i personaggi… addirittura dalle altre streghe, tranne che da Sabrina!

Sabrina ricorre alla stregoneria per combattere il male… nonostante sia chiaro fin dall’inizio che gli incantesimi siano modi per ottenere il potete del Signore Oscuro
Il tema di questa serie, in realtà, va ben oltre le questioni religiose. È, a suo modo, una vera denuncia contro l’antropocentrismo: credere che l’uomo possa salvare l’uomo. Chiunque pur volendo fare il bene come Sabrina, crede di poter fare tutto da solo, esclusivamente con le sue forze, è sicuramente messo in discussione da questa serie Netflix. L’appunto che possiamo fare a questa serie è sicuramente il fatto che vi è l’effettiva mancanza attiva di una controparte buona, che gli amici, per quanto siano figure positive, non suppliscono.
Dunque, alla luce di ciò, noi di Cattonerd non capiamo davvero le aspre critiche mosse da parte del mondo cattolico (e in generale, cristiano) nei confronti de “Le terrificanti avventure di Sabrina”. E ci risulta assai più facile comprendere la denuncia da parti di alcuni satanisti alla serie, perché la statua del Bafometto della Chiesa della notte è davvero copiata dal Tempio Satanico in USA. Vabbè, noi cattolici siamo abituati a essere demonizzati, con tanto di riferimenti espliciti al Vaticano e/o alla nostra arte sacra. Dunque come cattolici questa storia dei satanisti che denunciano Netflix ci fa anche un po’ sorridere. Forse i satanisti non sono abituati a vedere il loro credo “dissacrato” o “strumentalizzato”? XD Boh, in ogni caso questa nuova serie ha fatto molto parlare di sé…
La parodia della Chiesa
Formule in latino con paramenti scelti a seconda di riti antichi e tramandati di generazione in generazione, invocazioni di forze superiori legate a un credo pieno di misteri e basato sull’appartenere a Qualcuno, un forte senso di comunità, edifici pieni di simbologie difficili da comprendere, una formazione che prevede varie tappe… di cosa stiamo parlando? Una setta satanica? No, della Chiesa cattolica! Ma anche la Chiesa della notte de “Le terrificanti avventure di Sabrina” e di molte vere chiese sataniche con le medesime caratteristiche. Tutto questo per un motivo molto semplice: il satanismo, quello serio, è una versione speculare e negativa della Chiesa cattolica. Del resto si afferma che il diavolo è la scimmia di Dio per questa ragione. Cioè, ne scimmiotta la divinità di proposito. Questo è un elemento curatissimo in Sabrina, dove l’antitesi della Chiesa della notte non è un generico Cristianesimo, ma proprio il Cattolicesimo. Non solo il battesimo di Sabrina – celebrato nella Chiesa cattolica – viene messo in antitesi al battesimo di sangue delle streghe, ma la Chiesa della notte usa come tempio una chiesa cattolica sconsacrata, dove è possibile notare statue di vari angeli e santi a conferma di ciò, tra cui una statua della Madonna. Molti cattolici potrebbero trovare la cosa di cattivo gusto, ma in realtà contribuisce a rendere il mondo di Sabrina molto più realistico e verosimilmente satanico. Senza entrare troppo nel dettaglio, abbiamo anche la parodia di quasi tutti i Sacramenti, inclusi il mistero della Transustanziazione e il sacramento della Confessione.
Nella Chiesa cattolica è Dio stesso, unito a Suo Figlio Gesù, che si dona a noi. Nella Chiesa della notte sono le streghe a sacrificarsi per il Signore Oscuro e la sua Congrega di streghe. Come in questo esempio, il senso di tutti i Sacramenti viene letteralmente invertito (e imbruttito)!
Conclusione

La trasformazione di Sabrina da una semplice ragazzina liceale che ama i suoi amici fino a una strega satanista è resa bene, perché estremamente graduale e progressiva. Tuttavia, alcune sue scelte, nella parte finale della prima stagione, possono apparire un po’ forzate…
Questa nuova serie dedicata alla strega Sabrina, se pur non priva di difettiOltre ad alcune forzature nella sceneggiatura, ci sono sempre i soliti personaggi creati per tirare fuori argomenti un po' gender di cui si poteva fare tranquillamente a meno in questa serie., è magnificamente efficace nel proporre il tema di cui abbiamo scritto sopra, oltre che coinvolgente. Non mancano colpi scena, che si susseguono sopratutto negli ultimi episodi, atmosfere curatissime (la sigla di apertura stile fumetto splatter/horror parla da sé), dialoghi ben scritti, attori bravi per la giovane età e scelti con cura, tantissimi riferimenti religiosi ed esoterici che non guastano, e una narrazione che se pur non originalissima, funziona benissimo. Abbiamo elementi horror di ogni tipo, dagli zombie alle possessioni diaboliche, ma tutti inseriti in modo coerente e niente affatto forzato. I personaggi secondari, in particolare modo gli amici di Sabrina, almeno nei primi episodi non convincono più di tanto, ma il loro sviluppo psicologico nel corso della storia li porta in primissimo piano, tanto che anche molti personaggi che all’inizio potrebbero sembravi insulsi in seguito acquisteranno importanza e spessore. Non sempre invece Sabrina appare credibilissima, forse perché davvero troppo cocciuta al punto da sembrare un po’ forzata in alcune scelte, ma la sua progressiva caduta è resa bene. Pertanto è giusto dare a questa prima stagione de “Le terrificanti avventure di Sabrina” un bel voto: ★★★★
E speriamo che la seconda stagione sia all’altezza della prima!
PS: È già uscito un episodio speciale di Natale, “Un racconto di mezzo inferno” che si svolge dopo l’ultimo episodio della prima stagione. Beh, io e Alex lo abbiamo già visto e sembra che la serie stia continuando nella giusta direzione!
Commenti da facebook
18 Dicembre 2018
Bello, bello, bello. Questo tuo articolo mi è piaciuto tantissimo e mi ha incuriosito a vedere la serie. Purtroppo in pochi hanno il coraggio di mostrare cos’è veramente il mondo di satanismo/esoterismo/stregoneria (un qualcosa di realmente terribile), e sono contento che anche Netflix nel suo dovere essere sempre politically correct abbia deciso di dargli tale connotazione.
Chissà se avranno il coraggio di andare in fondo e mostrare qual è la vera alternativa al male…
19 Dicembre 2018
Ciao Roxy! Sono contento di sapere che la nostra recensione ti è piaciuta. L’abbiamo scritta con passione pur rimanendo consapevoli che molti cattolici non avrebbero in ogni caso gradito il giudizio positivo… e così è stato! Però a nostro avviso merita davvero, perché è forse l’unica seria Netflix che affronta il tema del male e della stregoneria con onestà, avendo anche il coraggio di contrapporre la Chiesa cattolica alla Chiesa della notte. Comunque il merito credo vada in gran parte agli sceneggiatori del fumetto “Chilling Adventures of Sabrina”. Personalmente ho notato che se una serie è la trasposizione di un fumetto c’è sempre una garanzia in più che sia sopra la media, perché nel mondo dei fumetti si da un po’ meno importanza al politically correct: ciò che più danneggia una storia, in quanto vero e proprio proselitismo laicista. Nel mondo del fumetto c’è un margine di libertà nettamente più ampio rispetto a quello del cinema e delle fiction. Al di là di tutto, la serie in questione, fumetto o telefilm che sia, non è per tutti… è rivolta a un pubblico che non cade in paranoia se si parla apertamente di satanismo, stregoneria e occultismo in modo un po’ più serio. La parte più forte della storia è sempre legata al Sacramento del Battesimo, sia quando si scopre che i bambini non battezzati vanno nel Limbo (cosa ormai politicamente scorretta anche per noi cattolici!) e sia quando Sabrina scopre di poter evitare il battesimo di sangue grazie al battesimo avvenuto nella Chiesa cattolica. Il messaggio, oltretutto, è davvero chiarissimo: combattere il male da soli è praticamente impossibile! Sabrina è buona, ma profondamente superba. Questo è davvero ciò che serviva per trasformare la strega Sabrina in qualcosa di molto più interessante delle solite serie a base di scuole di magia, di cui “Harry Potter” è solo la più nota, ma prima della Rowling era già stato scritto di tutto e di più!
Come hai detto tu, resta solo un’incognita: avranno il coraggio di mostrare fino infondo qual è l’unica strada per combattere il male? Lo vedremo nelle stagioni successive. Per ora l’episodio natalizio ha mostrato che la serie sta procedendo nella giusta direzione, in quanto Sabrina viene di nuovo raggirata dal Nemico per colpa del suo ricorrere alla stregoneria come se nulla fosse.