C’è abbastanza luce per chi vuole credere, e abbastanza tenebre per chi non vuole credere

— Blaise Pascal

Superman e Batman, due eroi in antitesi?

Qual è la miglior linea condotta per un supereroe?

Dimmi chi preferisci e ti dirò chi sei! (E se non preferisci davvero nessuno de due, via da qui!!!)

È impossibile comparare in modo esaustivo gli ideali rappresentati da due degli eroi più iconici di sempre: Superman e Batman. Il primo è l’uomo-dio che pur potendo governare il mondo accetta di servirlo, l’altro è un uomo comune reso “super” dall’ostinazione e da un trauma che lo induce a combatte il male per non diventarne parte. L’Uomo d’acciaio e il Cavaliere Oscuro sono diametralmente opposti, ma entrambi eroici. Impossibile farne un tracciato preciso, in quanto personaggi in continua trasformazione dalla Golden AgeSupereroi dalla DC Comics dal 1938-1951. fino alle reinterpretazioni degli spin-offStorie parallele non legate alla trama principale. più recenti, Superman e Batman non hanno delle personalità del tutto delineate come erroneamente credono i non lettori di fumetti americani. I due personaggi cambiano nel tempo, in base agli sceneggiatori che li hanno raccontati e alla sensibilità dei lettori (il targetIl tipo di acquirenti o lettori di fumetti.) susseguitosi nel corso di più di mezzo secolo di fumetti. Tuttavia, al di là delle tante sfumature che hanno permesso a centinaia di narrazioni d’entrate nella storia del fumetto, sia Superman che Batman rappresentano due archetipi su cui è possibile offrire degli elementi costanti. Dunque, un confronto tra due figure profondamente diverse, ma con il medesimo obiettivo: sacrificarsi in tutto per salvare il mondo.

Superman come Cristo?

Superman è, apparentementeIn realtà non è così., l’ultimo rappresentante di una razza superiore, quella dei KryptonianiGli abitanti del pianeta Krypton, simili agli esseri umani ma in ogni cosa a noi superiori., che si estinse tempo fa e di cui Clark Kent, alias Kal El, è un sopravvissuto. Adottato da una coppia che non può avere figli, Clark cresce in un contesto sano e umile, imparando a non abusare mai dei suoi poteri che lo rendono immensamente superiore ai comuni mortali. Trae il suo potere dal sole (la luce) e rappresenta senza alcun dubbio il forte che non accetta di prevaricare mai, nemmeno quando rischia la sua stessa vita. Indubbiamente Superman è una figura messianica con molte analogie “cristiche”. È, a tutti gli effetti, paragonabile a un Figlio di Dio, che pur essendo pienamente consapevole della sua regalità, accetta di servire piuttosto che governare. Lo stesso fa Gesù nel Vangelo, pertanto che la figura di Superman contenga in sé delle analogie con Cristo è quasi un processo inconscio che ogni lettore metabolizza. Anzi, forse proprio per tali analogie è il supereroe che meno ha subito stravolgimenti nel carattere e nel modo di agire. C’è quasi un senso del sacro ad avvolgere Superman! Vabbè, non mi perdo in ulteriori analisi di quanto appena affermato, essendo pressoché scontate le possibili esegesi su questa figura supereroistica rispetto a Gesù Cristo. Così come è scontato il desiderio di un Messia non “sconfitto” ma “vincente”, scaturita da una visione più calvinista della realtà. Ciò che ci interessa è il suo confronto con il Cavaliere Oscuro, che invece appare assai più controverso del figlio di Kripto…

L’eroe oscuro… siamo noi?!

Batman contro alcuni villain (cattivi): Joker, Pinguino e Poison Ivy, dipinti da Gabriele Dell’Otto

Però la maggior parte delle persone, non a caso, preferisce Batman! Non è una mia opinione, ma un’ovvietà! Batman, chiamato anche il Cavaliere Oscuro, è un mortale per quanto eccezionale nelle sue abilità. Queste ultime non sono frutto di super poteri, ma di un’ossessione per la giustizia dovute ad un forte trauma. Bruce Wayne è un bambino che all’uscita dal cinema/teatro con i suoi genitori assiste alla morte di questi per mano di uno spietato assassino. Un’esecuzione delle due figure per lui più sacre e care, davanti ai suoi occhi innocenti. Ma perché vengono uccisi Thomas e Martha Wayne? Beh, la dietrologia riguardo la morte dei genitori di Bruce Wayne è eufemisticamente vasta… in quasi 80 anni di storie di Batman ne abbiamo viste tante di possibili interpretazioni sull’omicidio degli Wayne, ma l’elemento che resta costante è il trauma del protagonista: Bruce sviluppa un profondo malessere che lo induce a sublimare il dolore diventando lo stesso incubo che lo perseguita: il predatore della notte, il cacciatore notturno o il pipistrello: il Cavaliere Oscuro. Insieme a Batman, nel mondo del fumetto si sviluppa meglio la figura dell’eroe oscuro che persegue il bene sul filo del rasoio. Batman non è meno folle e arrabbiato dei super criminali che combatte, l’unica cosa che lo differenzia da essi è una diversa ossessione: il codice di perseguire la giustizia fino alla fine, semplificata nel non uccidere se c’è un’alternativa. Questo “paletto” lo salva dall’oscurità e non è oltrepassato del tutto più per le sue “abilità sovrumaneUn addestramento ossessivo che lo porta oltre i confini della disciplina umana e di un rigore di vita volto alla giustiazia.” che per altro… non bisogna fraintendere: il Cavaliere Oscuro non è un buonista contro la pena capitale né un cristiano che teme di infrangere il quinto comandamentoNon uccidere., ma un metodico e razionale vigilante che può perseguire la sua ossessione anche grazie all’unica cosa che davvero lo contraddistingue dalle persone comuni: è un miliardario! XD (Detta così, lo so… fa un po’ ridere.)

Un altro grande disegnatore di Batman è senz’altro Jim Lee

Per Bruce Wyane il suo enorme patrimonio è solo uno strumento per combattere il dilagare del crimine nella città più corrotta di sempre: Gotham. Gotham è una città creata appositamente per l’ambientazione di Batman, che rappresenta una sorta di New York particolarmente corrotta, gotica e dallo stile un po’ rétro anni ’40. Nonostante Gotham sia un’ambientazione in parte “fantastica”, è credibilmente realistica e incarna un po’ tutte le metropoli del mondo: una società alienante, buia, innaturale e deformata, dove la civiltà è solo un’apparenza: il più forte prevarica il più debole come nel peggiore dei regni barbarici, non alla luce del giorno come in una giungla ma nei vicoli più oscuri o nei centri di potere, nelle istituzioni corrette e in società criminali sotterrane che, in realtà, sono l’ossatura di una struttura di male che permette la sussistenza della stessa Gotham. In pratica, Gotham è una degna rappresentazione del nostro mondo, dove politici, uomini di potere e sbirri corrotti, mafiosi e criminali dominano ogni aspetto della società. Nemmeno il ricco e potente Bruce Wyane può farci qualcosa, tanto che la sua trasformazione in Batman sembra l’unico modo per poter eludere il sistema. Bruce, che pur non uccidendo riduce i criminali a sacchi di carne insanguinati e pieni di ossa rotte, avrebbe delle alternative? In teoria sì, ma contro un male devastante di cui non riesce a sopportare la vista decide di catalizzare la sua oscurità trasformandosi in un “demone” contro altri demoni della notte. Batman, per quanto sia stato rappresentato anche con toni meno aggressivi od “oscuri”, come nella serie “Batman: The Animated Series” rivolta ai più giovani, resta un personaggio controverso, in lotta non solo contro il Joker, il Pinguino, l’immortale Ra’s al Ghul e gli altri super cattivi, ma sopratutto contro se stesso. C’è in gioco anche la sua anima.

Perché ci piace più Batman?

La ragione è semplice, invero. Nonostante Superman sia una figura assolutamente positiva, tende a non essere amato quanto Batman per due semplici ragioni: non ha un conflitto ben delineato, in quanto Kal El ci appare un buono troppo perfetto, irreale, che non ci riguarda, ma sopratutto perché di Batman se ne percepisce il dolore, la rabbia e tutte quelle forti emozioni che ci permettono di empatizzare con lui nonostante sia, a suo modo, “superuomo”. Infatti Batman non è più “umano” nei comportamenti… non saperlo significa non aver letto nulla di questo personaggio! Ma sono i suoi sentimenti che ce lo rendono comprensibile e preferibile a Superman. Noi siamo Batman! Luce ed ombra… Per certi versi, anche Gesù può risultare una figura distante come quella di Superman per colpa di un Cristianesimo che non ne ha focalizzato i conflitti interiori per eccessivo devozionismo. Gesù continuerà a restare una figura distante dalla gente fin quando sarà presentato senza il conflitto dell’Uomo-Dio che scopre un po’ alla volta qual è la strada che lo porterà ad indossare la corona di spine di un regno governato dai tempi del peccato originale da un prevaricatore. Anche il Nemico, se non verrà focalizzato il suo conflitto rispetto al protagonista, cioè a Gesù, apparirà sempre solo come uno spauracchio piuttosto che un anticristo vero e proprio di cui se ne comprende il conflitto e poi l’errore.

Tornado ai fumetti, interessante è notare come sia Batman che Superman siano entrambi personaggi “conservatori”, a modo loro “reazionariContro i progressismi che deturpano l'umanità.“, perché il progresso ha reso sia Gotham che MetropolisLa megalopoli dove vive ed agisce Superman. quello che sono: il regno del crimine e dell’ingiustizia. Infatti, lo dico senza aver paura di essere contraddetto dagli altri esperti del settore, i fumettari di certe longitudini politiche, spesso pretenziosamente “intellettuali”, non sono avidi lettori di supereroi, nemmeno di shonen basati sul combattimentoI manga supereroistici., ma solitamente leggono fumetti più “impegnatiVirgolette volute, in quanto a livello di contenuti i fumetti si giudicano dalla qualità narrativa e non da altro.” o quanto meno preferiscono altro. Bensì Superman sia una figura più sacra ed epica, che propone un modello piuttosto che imporlo, come Batman non si erge al cambiamento ma alla restaurazione/preservazione di antichi valori…

Un mondo da salvare

Superman si erge come ultimo baluardo di un mondo sempre più sull’orlo del precipizio, non solo contro minacce “esterne”, ma sopratutto “interne” come il suo acerrimo nemico Lex Luthor: ricco e potente magnate che controlla l’intera città di Metropolis, che con la scusa del “rinnovamento” è sempre pronto a escogitare nuove strategie di potere. L’illustrazione è del mitico Alex Ross

Cosa è andato perduto? Il mondo! È l’intero mondo degli uomini ad essere decaduto in un baratro, per questo esistono eroi che vogliono invertire o rallentare tale processo, di cui Superman e Batman sono i più rappresentativi. Dunque l’essere “rivoluzionari”, un po’ come Ra’s al Ghul che progetta il suo “regno su tutta la terra” da secoli, come sinonimo di coloro che bramano un “mondo nuovo” costruito artificiosamente, non è tra gli obiettivi né di Superman né di Batman. Il primo è un dio che propone antichi valori andati perduti o di un mondo perduto, il secondo un nemico della degenerazione moderna di cui il crimine organizzato è il frutto più evidente. Qui bisogna stare attenti, perché desiderare un mondo migliore è un bisogno universale, legittimo e comune a tutti. Però credere che tale mondo dovrà ancora venire o addirittura che non solo non ci sia mai stato, ma che sia una prerogativa dell’uomo moderno crearlo per la prima volta, è una visione profondamente diversa da quella del passato e dell’uomo antico. Il giustiziere non è un rivoluzionario, nemmeno il Batman di Frank Miller lo è… Anzi, è più reazionario che mai! Opere come quelle legate alla saga de “Il Cavaliere Oscuro”, Ritorno e Colpisce Ancora, di Frank Miller mettono più che altro in risalto il conflitto più grande tra questi due supereroi DC Comics: come combattere il male? Fin dove è lecito spingersi? Al di là che si condividano le idee di Miller, che possono quasi sfociare nel “massonicoGli eletti devono guidare il gregge... o almeno qualcuno deve farlo!“, il conflitto in questione è il vero tema alla base di tutto l’universo dei supereroi.

Il conflitto dell’eroe moderno

Due modi di essere eroi… quel è quello giusto? E cosa accomuna Superman e Batman?

Superman in alcuni fumetti appare sì come una figura propositiva, cioè che propone e non impone il bene, ma questo atteggiamento assolutamente cristiano, e condivisibile in gran parte, si rivela anche un’arma a doppio taglio se estremizzato in alcune storie a fumetti, perché Superman rischia di servire non l’umanità ma i suoi rappresentanti corrotti. Nelle opere di Miller questo è quasi il principale conflitto, in quanto Batman, ormai stanco e vecchio, ha smesso di credere nelle istituzioni umane e diventa quel “reazionario” arrabbiato che non accetta più compromessi e che vuole forzare un po’ la mano. XD Il colmo è quando Superman arriva a dargli ragione!

Sappiamo tutti, essendo su Cattonerd, che non saranno né gli eroi né i supereroi a mettere fine al male. Il Cristianesimo non propone umanesimi o ricette per salvare il mondo, perché fin quando non ci sarà un rinnovo della terra e dell’umanità, in una vera e proprio Resurrezione di tutto, la battaglia non avrà fine (Ef 1,10). Il dilemma non sta tanto nel « come vincere la guerra », cosa che spetta a Dio e non a noi, ma su cosa fare nell’attesa della ParusiaIl ritorno di Cristo Giudice con i Suoi Angeli. (Mt 25, 31-33). Fare come Superman, proponendo qualcosa che già sappiamo che non solo sarà rifiutata ma addirittura strumentalizzata, oppure fare come Batman che dopo l’ennesimo psicopatico “riabilitato” e messo in libertà per il prossimo crimine decide di menare ancora più duro? La risposta non è facile, altrimenti non si sarebbe versato così tanto inchiostro né i fumetti sugli eroi avrebbero dato spunti per così tante storie. Nemmeno mi permetto, in quanto povero mortale anch’io, di darvi una risposta definitiva, ma lascio la parola a Qualcuno che incarna la Sapienza (Gv 1, 14):

Gesù: “Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa.” (Matteo 10, 34-35)

Conclusione

Ah, hai barato! Hai riportato il passo che più ti fa comodo. ~ Un cristiano contrariato

Un’immagine tratta da “Batman v Superman: Dawn of Justice” diretto da Zack Snyder. Eh, sia Batman che Superman non hanno paura di schierarsi!

L’atto dello schierarsi apertamente non è da leggersi come una scusa per creare inutile antagonismo né per diventare dei tirapugni come il caro Batman. Ma è una regola per poter discernere nel dilemma esposto sopra (Mt 10, 38). Eh sì, non è possibile rimanere ignaviNeutrali o indifferenti ai dilemmi umani., ma anche lo schierarsi non lo si fa con superficialità. Perché non si risolve la questione agendo di pancia, ma operando un discernimento. Ma, come diciamo a Roma, cosa significa “agire de panza”, cioè di viscere? Decidere in base al sentimentalismo. Può trattarsi del giustizialismo come del buonismo… entrambe posizioni “de panza”!  Pure fare i “buoni” a tutti i costi è sentimentalismo, un po’ come Ned Falnders. Pure imitare la caricatura zeffirelliana di Francesco d’Assisi è puro sentimentalismo. Anzi, superbia! L’ideologia, che sia quella del ribelle che dell’ultra-conservatore, è sempre accompagnata dal sentimentalismo… come quello del “è un mio diritto!” Ed accettare la croce non equivale sempre a farsi ammazzare o nel risparmiare il nemico arbitrariamente. La saggezza sta nel capire, in base al contesto storico, cosa Dio ci chiama a fare. Alle volte saremo chiamati alla pace o addirittura alla resa incondizionata – ed irrazionale per noi –, come quando il popolo di Israele venne ammonito dal profeta Geremia e fu chiamato a deporre le armi davanti i Babilonesi invasori e prevaricatori. (Per gli Ebrei rinunciare alla Terra santa fu come se noi cattolici d’oggi rinunciassimo al Vaticano o al papato, perché così vuole Dio.) Altre volte, anche quando tutto sembrerà perduto, Dio invierà qualcuno di volutamente insospettabile per tornare sul piede di guerra, come quando Giovanna d’Arco, una ragazzina minuta, riconquistò il Regno di Francia che geograficamente quasi non esisteva più o quando quel poveraccio del beato Marco d’Aviano richiamò tutta l’Europa a combattere l’Islam per salvare Vienna e tutto l’Occidente. Il principio da fare nostro è che solo Dio vede oltre l’orizzonte e solo Lui può condurci nella buona battaglia. Superman o Batman, senza Dio non siamo mai eroi… solo uomini o superuomini con intenzioni “giuste” nei propositi, ma non necessariamente nei fatti!

Commenti da facebook

Commenti

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

nove + 18 =

Author: Alex Pac-Man

Cultura cattolica: Affascinato dalle storie di Arda, ho cercato di capire perché Tolkien sostenesse che a essere immaginario è solo il tempo in cui sono ambientati i suoi racconti. Ho così iniziato un lungo cammino, che mi ha portato ad amare il Libro della Genesi e tutto ciò che riguarda la protologia, fino all'esperienza del percorso dei 10 Comandamenti di don Fabio Rosini. La fede cristiana è soprattutto un'esperienza di bellezza, ben lontana dall'ideologia e dall'emozionalità di chi la riduce ad un sterile atto di cieca convinzione. Cultura nerd: Le mie prime idealizzazioni furono plasmate dai capolavori di Shigeru Miyamoto, quali "A Link to the Past" e "Ocarina of Time", che, magari sarà azzardato dirlo, racchiudono in sé un po' tutta l'essenza del mito. Il mio essere un nerdone comincia dall'amore per la narrativa, per il fumetto e tutto ciò che porta alla storia delle storie.

Share This Post On
Share This