Il vero modo per amare qualsiasi cosa consiste nel renderci conto che la potremmo perdere.

— Gilbert Chesterton

L’incubo del teo-evoluzionismo biologico

Fratelli di un lontano passato?

Dylan Dog e Teo-evoluzionismo

Dylan Dog 102 è scritto Mignacco, disegnato Roi e la copertina di Stano ★★★★

Ho letto nell’ultimo periodo alcuni vecchi albi di “Dylan Dog“, dove di sovente si affrontano temi non solo legati al genere horror ma a molte altre tematiche esistenziali riguardo le inquietudini umane più profonde. Su Cattonerd abbiamo già affrontato l’archetipo di Dylan Dog quale indagatore dell’incubo in “Tex Willer VS Dylan Dog“, per poterci soffermare sulle differenze tra i primi eroi della Sergio Bonelli Editore, come Tex e Zagor che incarnano la Verità; e gli antieroi più tormentati delle ultime generazioni Bonelli, di cui Dylan è il più noto tra coloro che rappresentano il dubbio o la ragione che si scontra con il mistero.

In questo articolo proverò ad affrontare un fraintendimento comune sull’argomento delle origini umane a partire dalla potenza di alcune immagini di Corrado Roi e da una delle storie più significative di Luigi Mignacco: “Dylan Dog 102 – Fratelli di un altro tempo“, che propone un tema complesso e delicato, quello del teo-evoluzionismo: se l’uomo non è stato creato così com’è, ma è frutto di un lento trasformismo biologico basato sulle forze della prevaricazione e della selezione naturale allora, forse, siamo tutti figli del più grande degli incubi? E questo non ci rende, in qualche modo, “fratelli” anche se non tutti appartenenti alla razza del cosiddetto “Homo sapiensL'essere umano odierno, l'unico sopravvissuto di una specie molto più grande e composta da varie tipologie umane.“? La storia di Mignacco a questo allude, qualora l’umanità sia davvero frutto di spietate dinamiche di sopravvivenza dove contano solo la selezione naturale e le derive genetiche (micro e macro mutazioni, che si congelano, dando origine a nuove specie, in un lento e inesorabile trasformismo di cui l’uomo è il risultato “migliore”).

Genesi Mosaica… un’allegoria che nasconde un incubo?

Dio, Adamo e Teo-evoluzionismo

Anche Michelangelo Buonarroti, pur rispettando la Dottrina cattolica, aveva un’interpretazione della Genesi mosaica che al suo tempo era tabù per il clero. Oggi i messaggi “subliminali” o le simbologie della Cappella Sistina iniziano a essere più comprensibili e ad apparire finalmente per nulla gnostiche!

Chiamata così perché la tradizione cattolica attribuisce l’opera al profeta Mosè. E in quale periodo fu scritta? Si propende per VI-V secolo a.C., consapevoli che soprattutto dall’Esodo in giù potrebbe riguardare storie ben più arcaiche. E non affronteremo la questione dei “generi letterari“. Almeno non in questo articolo, perché finiremo, così, per essere più tolkienianiSeguaci di J.R.R. Tolkien. del solito…

In ogni caso, sfruttando la narrativa il teo-evoluzionismo biologico rispetto alla Dottrina cattolica può essere focalizzato decisamente meglio. Su Cattonerd abbiamo affrontato più di una volta il tema della Genesi o della protologiaIl mistero delle orgini., ma mai in modo serio ed esauriente. Sia chiaro, nemmeno in questo nuovo articolo risolveremo la faccenda!

Ultimamente ho avuto modo di leggere il libro “Come sopravvivere alla Chiesa cattolica, e non perdere la fede“, di Alberto Porro, una sorta “manuale di sopravvivenza per restare cattolici”, ma forse è più un simpatico manifesto del cattolicesimo odierno inconsapevolmente progressistaChi mira a modificare il racconto e/o la dottrina, per 'aggiornarla' al pensiero corrente., dove nel capitolo dedicato al battesimo l’autore scrive quanto segue:

Alberto Porro: “In realtà la dottrina del peccato originale si è evoluta, nel senso che ormai non si dà più la colpa ad Adamo ed Eva, i quali forse non sono nemmeno mai esistiti e sono frutto di un racconto simbolico, concepito dagli scrittori biblici dei tempi antichi […]”

Chiedo venia, ma non è così. Proprio no! Le fonti dicono altro, cioè il Magistero della Chiesa cattolica straordinario non ha mai ritrattato nulla. I dogmi più importanti riguardo il libro della Genesi sono, più o meno, i medesimi del Concilio di Trento! Sì, sulla storia della creazione siamo tutti meno “intransigenti” e più aperti nei confronti delle diverse possibili interpretazioni, soprattutto rispetto le scoperte scientifiche, ma la sostanza non cambia. E sono solo i teologi più modernistiCioè, che credono che la Chiesa debba aggiornarsi in base al pensiero corrente... ritrattando i dogmi! o i giornalisti cattolici a cui non garba Agostino che fingono il contrario… Detto questo, se prediamo quell’affermazione a pag 59 di Porro così com’è, beh, emergono gravi contraddizioni riguardo la Storia della Salvezza...

Agostino VS Pelagio

Agostio e teo-evoluzionismo

Agostino scrisse tutto il necessario per smontare la dottrina pelagiana

Agostino è stato uno dei più grandi padri della Chiesa, mentre Pelagio era un omone molto buono ma che la pensava diversamente sulle questioni del peccato originale e del battesimo. Lo scontro fu inevitabile!

Ripeto, la citazione di Porro di sopra è solo una delle tantissime disponibili tra scrittori, cristiani e teologi odierni, che senza rendersene conto credono che Agostino aveva torto e Pelagio ragione, perché non c’è stato alcun primo uomo perfetto che provocò la caduta, e alcun peccato propagatosi in tutta la stirpe umana che ci ha privati della natura e bellezza delle origini. Infatti per Pelagio un bambino innocente è privo del peccato di Adamo.

Pelagio e teo-evoluzionismo

Pelagio credeva che Adamo avesse peccato, ma non che fosse esteso il suo male in tutta la stirpe umana

La disputa di Agostino e Pelagio era proprio legata al modo di concepire il peccato originale e conseguentemente il battesimo. Pelagio consigliava a tutti il battesimo come “grazia” in più per l’uomo, ma non lo considerava necessario per gli innocenti. Ovviamente fu condannato nel 418, con tanto di dogmi annessi1 La morte deriva dal peccato. 2 I bambini devono essere battezzati. 3 La grazia giustificante serve anche a evitare i peccati futuri. 4 La grazia dà anche forza alla volontà di eseguire il bene. 5 senza la grazia è impossibile realizzare opere buone. 6 Non solo per umiltà, ma con tutta verità dobbiamo confessarci. 7 I santi con 'perdona le nostre offese' si riferiscono anche loro stessi. 8 I santi si confessano non per umiltà, ma in verità. 9 La mancanza del battesimo esclude tanto dal Regno dei Cieli come dalla vita eterna., mentre Agostino diventò un padre della Chiesa. Ma il pensiero di Pelagio, da Darwin in poi, è tornato con i suoi errori in seno alla Chiesa e ha trovato un maggior numero di sostenitori… che probabilmente nemmeno sanno chi era Pelagio! XD Se, infatti, il battesimo non è necessario per la salvezza degli innocenti, o Adamo ed Eva, i quali forse non sono nemmeno mai esistiti e sono frutto di un racconto simbolico, ne consegue che siamo già tutti Figli di Dio dalla nascita e la Storia della Salvezza quasi cessa di esistere o diventa qualcosa di evanescente e solo ascendente (niente caduta, perché siamo comunque tutti in salita! Difettati forse, ma sempre più “evoluti” rispetto ai nostri avi e più buoni grazie a Cristo). Per esperienza come catechista posso dirvi che per un ragazzino che si prepara alla cresima una spiegazione del genere la considererà “poco concreta”, perché priva dei cosiddetti punti irrinunciabili del racconto«Chi?», «Che cosa?», «Quando?», «Dove?», «Perché?»., e sarà una possibile ragione per allontanarsi dalla fede cattolica, che trova la sua forza nella bellezza di una storia che vede Gesù come “Nuovo Adamo“, un po’ come la bellezza salvifica del viaggio dell’eroe di Luke contro il peccato di Anakin Skywalker. Ossia, la sintesi del viaggio dell’eroe. Dunque i ragazzi, non appena condizionati da altre “dottrine” più “autorevoli”, penseranno che i loro catechisti se la raccontano… XD La cosa triste è che la maggior parte dei cattolici davvero non sa che pesci prendere riguardo la storia delle origini.

L’errore e l’orrore del concordismo

Teo-evoluzionismo

Un’immagine grottesca? Sì, ma ditelo ai teologici che credono sia amore da parte di Dio creare l’uomo a partire da uno stato bestiale-animale per poi farlo lentamente “evolvere” a suon di “vinca il peggiore!”

Da quando la Chiesa ha sviluppato un complesso di inferiorità nei confronti della scienzaResta la paura inconscia che la fede sia contraria alla ragione, dunque in contrasto con il metodo scientifico., ma più che altro nei confronti del mondo accademico anticattolico, siamo passati dai quei cristiani integralisti che volevano far concordare con la realtà ogni possibile interpretazione fondamentalista della Bibbia fino a quelli che adesso vogliono far concordare la Dottrina cattolica con il Neodarwinismo, senza che nessuno delle due posizioni sia davvero messa in discussione rispetto all’altra. In realtà, è solo il trasformismo delle specie che non viene messo in discussione. Anzi, i teologi odierni si sono solo limitati a dire che tutto va bene, perché l’evoluzione è accompagnata dalla Provvidenza: il cosiddetto «TeoDeriva dal graco e significa Dio o divinità.-evoluzionismo», dove la prevaricazione tra animali e poi subumani che portò a noi fu un “sapiente” disegno di Dio. Mentre si negano tutte le verità fondamentali della Storia della Salvezza in favore di una visione del percorso dell’umanità che fa apparire “Le cronache del ghiaccio e del fuoco” una saga fantasy per bambini e H.P. Lovecraft un raffinato teologo! XD

Ma vediamo davvero cos’è il Teo-evoluzionismo…

Teo-evoluzionismo

“Dylan Dog 102 – Fratelli di un altro tempo”, tavola 4

Fin quando ci si nasconde dietro parole e concetti fumosi si può dire tutto e il contrario di tutto. Quando invece si guarda in faccia la verità, con un po’ di sano pragmatismo, magari servendosi di ciò che è palesemente oggettivo, come un’immagine, le cose cambiano! Nel nostro caso ricorro alle immagini di un buon fumetto di Dylan Dog. La storia di “Dylan Dog 102 – Fratelli di un altro tempo” vede il nostro Old BoyIl sopranome appioppato a Dylan dall'ispettore Bloch. sulle tracce di un povero homo habilis fuggito da un laboratorio segreto dove, senza fare spoiler, alcuni scienziati sono riusciti a ricreare geneticamente degli esseri subumani simili agli ominidi che un tempo popolavano alcune parti dell’Africa. Ma, soprattutto, in questo laboratorio i poveri ominidi sono costretti a rivivere l’orrore della sopravvivenza e della violenza di chi prevarica che li portò, in teoria, a “evolversi” secondo la nota teoria di Darwin applicata anche all’uomo.

Teo-evoluzionismo

“Dylan Dog 102 – Fratelli di un altro tempo”, tavola 5

Nella tavola 4 di “Dylan Dog 102” vediamo tre ominidi dell’Africa intenti a cacciare un pliohippus (cavallo di piccola stazza, ormai estinto), con mezzi molto rudimentali, cioè clave e bastoni, perché di fatto ancora troppo limitati nell’intelligenza rispetto alle altre razze subumane. Nella tavola successiva assistiamo alla violenza efferata di questi esseri, che anche avendo ormai catturato il povero cavallo, beh, continuano a massacrarlo fin quando non resta del tutto immobile. Ma nell’ultima vignetta si capisce che i tre subumani da predatori si ritroveranno prede… arriveranno dei grandi e massicci felini! Si tratta degli Smilodon (le cosiddette tigri dai denti a sciabola), vissute sicuramente almeno nel Pleistocene. Però uno degli habilis riuscirà a fuggire e, così, a mettersi in salvo. E tornerà anche all’attacco per vendicarsi! Se il discorso riguardo le macro mutazioni e il trasformismo delle specie fosse valido, l’ominide che è riuscito a scappare avrebbe un pool genico diverso (?), cioè migliore, e anche questo singolo atto di caccia sarebbe utile per l’evoluzione biologica della specie umana. Tuttavia, secondo la mitologia neodarwinianaParliamo sempre di una teoria piena di buchi che tutti considerano 'verità assoluta'. Dunque è anche un mito: rappresentazione ideologica della realtà che viene accolta quasi come una fede da un popolo., sarebbero stati soprattutto gli scontri tra i diversi subumani a determinare la “nascita” dell’Homo sapiens.

Teo-evoluzionismo

“Dylan Dog 102 – Fratelli di un altro tempo”, vignette 1 e 2 di tavola 7

Il dio caos

Teo-evoluzionismo

Il discorso, per quanto agghiacciante, non fa una piega da un’ottica teo-evoluzionista. Notare che il Caos è, in qualche modo, anch’esso un dio o quanto meno si sostituisce a Dio Creatore in questa visione “materialista” e “horror”…

Un altro recente Dylan Dog (“Dylan Dog 396 – Il suo nome è guerra”) affronta il medesimo argomento, mostrando come il caos “provvidenziale” sia assolutamente lovecraftiano in termini “cosmologici”.

2001: Odissea nello spazio

Tuttavia, la scena che meglio fa capire come sia assurdo tentare di conciliare teo-evoluzionismo e fede cattolica la troviamo in un’altra grande opera visiva: “2001: Odissea nello Spazio“, film non a caso profondamente gnosticoCredere che la conoscenza possa da sola salvare l'uomo.. Cosa vediamo nei primi minuti del film? Un gruppo di ominidi che dopo aver toccato un misterioso monolite nero, che rappresenta il divino che trasmette agli esseri inferiori le conoscenze necessarie per un percorso evolutivo, di cui l’uomo non è il culmine ma solo una tappa per arrivare a una realtà trascendente. All’inizio del film un ominide “capisce” grazie al monolite nero cosa deve fare per dare inizio al processo di trasformazione: uccidere il fratello con un utensile! XD Sì, si tratta di una nuova interpretazione della storia di Abele e Caino. Ma se nel racconto biblico questo atto di Caino è assolutamente considerato nefasto, oltre che una diretta conseguenza del peccato di Adamo, nel film di Kubrick è visto come un bene, perché sarà l’inizio di un “nuovo mondo”. Infatti è proprio questa scena di “2001: Odissea nello Spazio” a farci capire come sia agghiacciante il teo-evoluzionismo.

Nella Sacra Scrittura si narra di una caduta che raggiunge il suo momento peggiore in Gn 6, 1-5, la gigantomachia ebraica, seguita dalla promessa di una redenzione, mentre nella teologia che sposa il teo-evoluzionismo tutto viene rovesciato: Dio non creò un essere perfetto, ma creò un universo in continua trasformazione biologica che generò spontaneamente dei subumani destinati a evolversi in un percorso fatto di violenza, prevaricazione e di gratuita eugenetica. L’uomo non è difettato e ne potrebbe esserlo se è in continua evoluzione. Inoltre, l’omicidio è addirittura necessario, perché senza di esso non si sarebbe mai giunti all’Homo sapiens. Anche l’omicidio di Abele è così “giustificato”, perché “necessario”. Anzi, provvidenziale! Credo che non serva aggiungere altro… Se Dio non ha creato e/o generato, ma ha permesso solo la nascita spontanea di subumani colmi di violenza e gravemente limitati nelle loro qualità psicofisiche, è senz’altro un demiurgo cattivo.

Estremamente ben fatti gli articoli di Enzo Pennetta sull’ideologia di “2001: Odissea nello spazio” rispetto tanti argomenti sia scientifici che religiosi. Ma anche soltanto narrativi.

Come leggere la Genesi mosaica

Peccato e Teo-evoluzionismo

I primi due esseri umani al cospetto di un albero su cui dimora un serpente con le fattezze di una donna…

In realtà la Chiesa non si è “evoluta” riguardo il peccato originale, ma più semplicemente ha imparato, nei secoli, con l’aiuto dello Spirito Santo, a conoscerne sempre meglio la questione della caduta rispetto la salvezza. In sostanza i primi capitoli della Genesi non sono invenzioni di biblisti o scribi che provarono, a modo loro, a “spiegare” le origini del mondo e della caduta umana. Se così fosse, sarebbero addirittura esclusi dal concetto di “mito“. Il racconto della creazione è, con tutti i limiti letterari del caso, parola di Dio: Rivelazione. Ossia, un testo divinamente ispirato che nel corso dei millenni è diventato sempre più misterioso e di difficile comprensione non perché allegorico o di origine esclusivamente umana, in quanto molti termini ebraici sono polisemiciHanno due, tre o più significati che cambiano in base al contesto., inseriti in discorsi pieni di modi di dire spesso paradossali, ironici o legati all’immaginario di un popolo vissuto in un tempo remoto che, con il passare dei secoli, non sono stati più compresi nemmeno dagli stessi trascrittori. Dunque i primi capitoli della Genesi sono accidentalmente, per così dire, “oscuriCioè ermetici, perché richiedono precise chiavi di lettura per poter essere compresi.“. Consapevoli che tali testi possano essere letti in tanti modi diversiGnostici, manichei, satanici, materialisti, fondamentalisti, modernisti e chi più ne ha più ne metta! in base all’approccio con la Scrittura e/o alle chiavi di lettura scelte per “decifrare” il racconto mosaico, la Chiesa cattolica ha – nel corso del tempo – fissato nel Magistero alcuni punti fermi, di cui sicuramente “La Pontificia Commissione Biblica sul carattere storico dei primi tre capitoli della Genesi” è la più facile sintesi. La sinossi della fede riguardo Genesi.

Pertanto, come leggere la Genesi? Tenendo conto di quanto espresso sopra: si può offrire ogni possibile interpretazione semplicemente ricordandosi che c’è stata una creazione ex nihiloDal nulla., una prima coppia umanaMonogenismo, se masticate la teologia spicciola., la donna ebbe origine dal primo uomo, esiste il diavolo tentatore e il primo uomo ha provocato un male che ha raggiunto la natura di tutti a partire dal nostro concepimentoQuesto lo chiarì Agostino, in 'Libro Decimo, 11. 19., ma per paura delle implicazioni 'biologiche' (anima « e corpo ») di questa affermazione scoprirete che molti teologi negano la cosa come se nulla fosse.. Questi punti fermi delimitano cosa? Delimitano le possibili interpretazioni della Bibbia e, pertanto, le possibili ricostruzioni del racconto. Potete interpretare il testo come volete, a patto di non eliminare nemmeno uno degli elementi sopracitati.

Conclusione

Creazione e Teo-evoluzionismo

Molti non notano che nella famosa “Creazione di Adamo” di Michelangelo il primo uomo non ha il braccio teso, ma rilassato e diversamente da Dio Padre non è nella tensione muscolare di chi cerca di arrivare a toccare l’Altro

Siamo certi che tutto è partito da una creazione dal nullaLa teoria del Big Bang a quello allude., che c’è stata una progressiva opera creatrice sulla terra, cioè una filogenesi, e sappiamo anche che tra le specie esistono somiglianze genetiche. Non si può negare in alcun modo la passata esistenza di tipologie subumane tra loro interfertili, di cui l’Homo sapiens è l’ultimo. Però questi dati non confermano affatto il teo-evoluzionismo, che rimane per questioni morali, logiche, teologiche e dottrinali, incompatibile con la fede cattolica. In cosa credere? Beh, non certamente nel creazionismo puroCreazione istantanea di ogni cosa., che resta solo una forma di fondamentalismo insostenibile, ed evidentemente Adamo non fu un homo sapiens, essendo quest’ultimo non solo l’ultima tipologia umana rimasta sulla terra (300 000 mila anni fa), ma anche, in parte, il risultato di varie ibridazioni a partire dal Homo erectus fino al Homo di neanderthal. Dunque vi lascio con una (mia) considerazione: Adamo non era un homo sapiens… Ma qualcosa di molto più magnifico!

Pio XII: “[…] I fedeli non possono abbracciare quel’opinione [il poligenismo] i cui assertori insegnano che dopo Adamo sono esistiti qui sulla terra veri uomini che non hanno avuto origine, per generazione naturale, dal medesimo come da progenitore di tutti gli uomini, oppure che Adamo rappresenta l’insieme di molti progenitori; non appare in nessun modo come queste affermazioni si possano accordare con quanto le fonti della Rivelazione e gli atti del Magistero della Chiesa ci insegnano circa il peccato originale, che proviene da un peccato veramente commesso da Adamo individualmente e personalmente, e che, trasmesso a tutti per generazione, è inerente in ciascun uomo come suo proprio.” (Humani generis, 1950)”

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2 Commenti

  1. Molto problematico, per non dire temerario, il volere legare per necessità la fede cattolica ad un concetto specifico oggetto di verifica scientifica, relativo al nostro passato. Credo, ma non sono un esperto, che ormai il poligenismo sia un dato di fatto assodato. Su questa strada ci si espone alle solite diatribe scienza contro fede, perdendo. In realtà il problema si risolve considerando l’evento del peccato originale non avvenuto in questo universo, segnato dalla violenza, in cui Adamo ed Eva siano stati relegati, all’interno di una popolazione di ominidi, dopo la caduta. Diversamente sarebbe palesemente insostenibile un universo in cui fosse osservabile l’assenza della morte prima dell’avvento dell’uomo, per fare solo un esempio.

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  2. Ne scrivo una tra mille, veramente il paleoantropologo David Lordkipanidzae e il suo gruppo di ricercatori hanno dimostrato che i primi rappresentanti del genere Homo derivavano da un solo ceppo. Come lui è pieno di accademici che hanno appoggiato o rivalutato il monogenismo. Si induce a scartare il monogenismo per via della presenza di molti tipi umani (o la varietà dei geni umani, la speciazione) presenti anche adesso, che con noi attribuiamo a “meccanismi evoluzionisti”, ma in realtà sarebbero presenti per via delle cosiddette “ibridazioni” avvenute con certezza dall’Homo erectus fino al Homo di neanderthal. Per esempio, le malattie anti-immunitarie sono una conseguenza di ciò: nella sclerosi multipla una parte delle forze immunitarie non riconosce il midollo spinale e attacca lo stesso dando così inizio alla malattia. Il midollo attaccato appartiene all’altro pool genico che ci compone, per questo non è riconosciuto come parte integrante dal sistema immunitario. In ogni caso, ripeto, l’articolo non è di ‘taglio scientifico’, ma mira alle troppe contraddizioni – narrative – che si creano automaticamente tra un Dio che genera figli e uno che crea subumani tarati. E su quelle forti incoerenze sono stato abbastanza chiaro. Inutile ripetersi.

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Author: Alex Pac-Man

Cultura cattolica: Affascinato dalle storie di Arda, ho cercato di capire perché Tolkien sostenesse che a essere immaginario è solo il tempo in cui sono ambientati i suoi racconti. Ho così iniziato un lungo cammino, che mi ha portato ad amare il Libro della Genesi e tutto ciò che riguarda la protologia, fino all'esperienza del percorso dei 10 Comandamenti di don Fabio Rosini. La fede cristiana è soprattutto un'esperienza di bellezza, ben lontana dall'ideologia e dall'emozionalità di chi la riduce ad un sterile atto di cieca convinzione. Cultura nerd: Le mie prime idealizzazioni furono plasmate dai capolavori di Shigeru Miyamoto, quali "A Link to the Past" e "Ocarina of Time", che, magari sarà azzardato dirlo, racchiudono in sé un po' tutta l'essenza del mito. Il mio essere un nerdone comincia dall'amore per la narrativa, per il fumetto e tutto ciò che porta alla storia delle storie.

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