Dio non punisce, ma semplicemente promuove e non promuove.

— Don Guido Bortoluzzi

L’Apocalisse – Recensione

Il libro di Giovanni in versione Bonelli

Apocalisse
Sergio Bonelli Editore ha da poco dato alle stampe un elegante volume cartonato che contiene un’opera tanto ambiziosa quanto complessa: ΆΠΟΚΑΛΥΨΙΣ APOCALISSE – Il Libro della Rivelazione di san Giovanni.
Alfredo Castelli, già padre di Martin Mystère, è autore della sceneggiatura, basata essenzialmente sul testo biblico, ApocalisseOvvero, Rivelazione.. Le tavole sono invece frutto delle matite di Corrado Roi, uno dei disegnatori di “Dylan Dog” e coautore della miniserie “Ut“.

Un esperimento quasi inedito

Come lo stesso Alfredo Castelli ha dichiarato alla presentazione del volume, lo scorso 8 novembre al Mondadori Megastore di Milano, l’idea è sorta dopo che lui stesso aveva svolto una piccola indagine sui volumi a fumetti che riscuotono maggior successo: le riduzioni a fumetti dei grandi classici continuano a funzionare molto bene, come quelle pubblicate da Glénat e Le Monde in Francia.
La Bibbia è stata già resa a fumetti in vario modo, tanto che quasi ogni confessione cristiana ha la sua. Il solo libro dell’Apocalisse, invece, ha avuto rese solo parziali, comeThe Book of Revelation“, una graphic novel del 2002, o comunque abbastanza fedeli, nel caso di Manga Majesty, capitolo finale della Bibbia manga promossa dal servizio non denominazionale cristiano New Life Ministries tramite NEXTmanga (per intenderci, dagli altri volumi abbiamo tratto le raffigurazioni di Gesù o di san Paolo che mettiamo accanto alle citazioni dai Vangeli o dalle lettere paoline).
Corrado Roi è stato invece una scelta quasi obbligata, perché gli altri disegnatori a cui pensava Castelli o sono morti (come Dino Battaglia) o sono irraggiungibili. Per lui, che non si definisce credente, accostarsi al testo biblico ha comportato una sfida non da poco: più volte ha contattato lo sceneggiatore per chiedergli se raffigurare alla lettera o no certi elementi.

Apocalisse

Ad esempio, nell’Apocalisse di Castelli’ l'”Agnello in piedi come immolato” è descritto solo tramite una didascalia.

Sulla scia di Newton, Crowley e Borges

Per rendere più agile la sceneggiatura, Castelli ha inframmezzato il racconto biblico – citato alla lettera ed evidenziato con un carattere tipografico particolare – con le esperienze di altri personaggi che, nella storia della cultura mondiale, si sono accostati a esso cercando di darvi la propria interpretazione.
Anzitutto, l’autore, Ioannis, lasciando volutamente in sospeso se sia la stessa persona a cui sono attribuiti il quarto Vangelo e due delle lettere apostoliche entrate nel canone del Nuovo Testamento. Poi le difficoltà incontrate dai primi che, all’incirca nel 105 dopo Cristo, cercarono di mettere insieme le sue ispirazioni, ossia i saggi di Efeso.
Segue poi Isaac Newton, che tentò un Trattato sull’Apocalisse dove spiegarne le profezie usando gli stessi criteri che aveva applicato nelle sue opere matematiche. Alester Crowley, invece, è raffigurato come ossessionato dall’interpretazione del “numero della Bestia”, tanto da affermare di essere lui stesso quella figura misteriosa. Infine Jorge Luis Borges, che tentò di mettere in parallelo l’Apocalisse e il Ragnarok, il Crepuscolo degli Dèi nella mitologia norrena, ma desistette.
Nel saggio conclusivo, che fa il paio con quello in apertura, Castelli inserisce il suo volume anche negli altri tentativi d’illustrare l’Apocalisse, anche nel senso iconografico: dai “Beatus”, ossia le miniature a corredo del Commentario dell’Apocalisse di Beato da Liébana, alle realizzazioni per la televisione (noi in Italia abbiamo presente San Giovanni – L’Apocalisse, l’ultimo capitolo del Progetto Bibbia coprodotto dalla Rai).

Apocalisse

La tavola in cui Borges parla del “numero della Bestia”, uno dei più grandi enigmi dell’Apocalisse

L’interpretazione degli autori

Anche gli autori di questo fumetto offrono la loro interpretazione: secondo loro, il Dio dell’Apocalisse non è affatto misericordioso, mentre i suoi angeli non sono custodi, ma vendicativi; ammazzano tutti, senza distinguere tra cattivi e buoni.
Un’idea così cupa è efficacemente trasmessa dalle tavole di Roi. I suoi personaggi sono spesso graffiati, dai contorni sfumati, quasi a indicare l’impossibilità di afferrare del tutto le visioni di Giovanni. Le creature mostruose hanno molti debiti nei confronti delle opere di Hieronymus Bosch, a parte la bestia che sale dal mare, la cui irruzione sulla scena avviene dopo un momento di quiete, la stessa richiesta dall’anziano Crowley.

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La “donna vestita di sole”, uno dei simboli più importanti dell’Apocalisse

In generale, l’iconografia classica non è rispettata, ma rivisitata, come nel caso della “donna vestita di sole” o della nuova Gerusalemme che scende dal cielo. Anche gli angeli hanno poco di tradizionale, ma sono ammantati dello stesso mistero delle altre figure ultraterrene.
Castelli afferma, nel saggio iniziale, di avere intuito cosa sia l’apocalittica, ossia la letteratura di cui il testo giovanneo fa parte. Si appoggia anche alla catechesi di papa Benedetto XVI sull’apostolo Giovanni, o meglio, su Giovanni il veggente di Patmos.
Tuttavia, la sua interpretazione non tiene conto del fatto che gli apocalittici antichi hanno comunque e sempre continuato a sperare. Per i cristiani, poi, la prospettiva è diversa dall’apocalittica giudaica: il futuro non è da attendere, ma da contemplare, pensando che Gesù, con la sua croce e la sua risurrezione, ha vinto definitivamente ogni forma di male.

Conclusione

Pur non essendo, il loro, un fumetto nato per la catechesi, Castelli e Roi si sono pronunciati a favore del fatto che il medium del fumetto possa contribuire alla conoscenza del testo biblico.
Il merito di questo lavoro risiede proprio nell’aver tentato una rilettura che evitasse le trappole del didascalismo e potesse incuriosire i lettori ad andare a leggere il testo originario. Del resto, una buona riduzione a fumetti dovrebbe sempre avere questo compito.

★★★ stelle, quindi, per un’opera tecnicamente riuscita e di qualità, ma che accantona il senso profondo dell’Apocalisse giovannea per vedere in essa le inquietudini degli uomini del nostro tempo, fin troppo scontate per i più appassionati di questo genere di letture.

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2 Commenti

  1. …beh, sembra un buon motivo per passare in fumetteria quando riapriranno i negozi, anche se leggere l’Apocalisse senza credere nella Misericordia deve essere terrificante (e in effetti la tavola della Donna vestita di sole mette un po’ i brividi).
    Vi leggo sempre con piacere e spero che stiate tutti bene

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  2. discussione piuttosto approfondita. Purtroppo sono molto ignorante e mi piacerebbe sapere prima la differenza tra:
    APOCALISSE (come rivelazione)
    FINE DEI TEMPI
    PARUSIA
    FINE DEL MONDO. Leggendo per il web ho fatto confusione…
    grazie

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Author: Magica Emi

Cultura cattolica: Ho alimentato la mia fede sin dall’infanzia, con la scoperta delle storie dei santi che mi venivano raccontate o che scovavo frugando nel cassetto di mia nonna, pieno di ricordini dei suoi vari pellegrinaggi. Cresciuta, ho deciso di mettere a frutto la mia passione scrivendo brevi profili biografici per l’Enciclopedia dei Santi, Beati e Testimoni e aprendo un blog, Testimoniando, dove racconto il mio legame con i testimoni che incontro (mica solo gente morta!). Cultura nerd: Il mio interesse principale sono i manga e gli anime, particolarmente quelli di ragazze magiche (non per niente ho scelto questo pseudonimo) e di eroi valorosi capaci di difendere l’umanità a rischio della vita. In fondo, non è quello che ha fatto Gesù? Classe: Otaku, Cinefilo

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