Che valore danno i jedi alla vita umana?
Come se la caverebbero i cavalieri jedi davanti a un esame sul quinto comandamento?
La distruzione dei jedi tramite l’esecuzione del famigerato Ordine 66 è certamente una delle pagine più affascinanti per tutti i fan di Star Wars. Ma come hanno fatto i potenti e saggi jedi a farsi raggirare?
Da una parte c’è la macchinazione millenaria dei malvagi sith, ma dall’altra c’è, per la stessa ammissione dei due maestri più potenti all’epoca della Purga jedi, Yoda e Windu, una diminuzione della capacità dei jedi di scrutare le vie della Forza, l’energia cosmica che collega tutto l’universo:
Ciechi noi siamo, se la creazione di questo esercito al nostro occhio sfuggito è. – Maestro Yoda
Dobbiamo informare il Senato che la nostra capacità di usare la Forza si è indebolita – Maestro Windu
Solo quando tutte le pedine sono ormai predisposte, i maestri jedi si accorgono che il nemico ha già fatto le sue mosse ed è più vicino che mai. Lo si comprende grazie alle parole del maestro Windu:
Avverto un complotto per distruggere i jedi. Il lato oscuro della Forza circonda il cancelliere. – Maestro Windu
Chiaramente le analogie tra ordine jedi e cristianesimo rimangono semplici analogie che non superano la questione dello stile di vita pseudomonastico e la fede in un’entità provvidenziale che custodisce l’universo, ma qual è il rapporto tra la via dei jedi e la vita umana? Potrebbe essere proprio la diminuzione del rispetto per la sacralità della vita ad aver portato all’annientamento dei guardiani di una galassia lontana lontana?

L’ordine millenario di cui siamo rappresentanti non terminerà mica con noi, no?
Il quinto comandamento
Prima di proseguire, chi si ricorda di cosa parla il quinto comandamento? Il quinto comandamento, noto come “Non uccidere” o anche “Non uccidere l’innocente”, è quello che riguarda l’uomo e il rispetto per la vita umana. I punti del Catechismo della Chiesa Cattolica in cui se ne parla sono quelli dal 2258 al 2317. Recentemente la Chiesa ha proseguito lo sviluppo di uno di questi punti, quello che riguarda la legittimità della pena di morte in alcune circostanze, dichiarandola inammissibile. All’interno del quinto comandamento ricadono alcune questioni attuali e delicate come: l’aborto, l’eutanasia, l’accanimento terapeutico e il suicidio.
“La vita umana è sacra perché, fin dal suo inizio, comporta l’azione creatrice di Dio e rimane per sempre in una relazione speciale con il Creatore, suo unico fine. Solo Dio è il Signore della vita dal suo inizio alla sua fine: nessuno, in nessuna circostanza, può rivendicare a sé il diritto di distruggere direttamente un essere umano innocente” (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2258).
Le occasioni chiare in cui è legittimo togliere la vita sono quelle in cui l’azione effettuata per preservare la propria vita ha come effetto la morte di chi stava per toglierla (legittima difesa). Il principio della legittima difesa è lo stesso che moralmente per la Chiesa può giustificare la guerra quando tutti gli altri mezzi non hanno sortito alcun effetto (cfr. punti 2307 e ss). Vediamo adesso come se la sarebbero cavata i jedi alla luce degli insegnamenti della Chiesa sulla sacralità della vita umana (e aliena).
Inutili forme di vita
La capacità di parlare non fa di te un essere intelligente.
Con queste parole, immortalate da un meme, il maestro Qui Gon Jin si rivolge all’infelice Jar Jar Binks all’inizio del film La minaccia fantasma. Non si tratta di un assunto contrario alla vita, ma certo è una bella offesa per un essere dotato di logos, di pensiero.
Dopo l’incontro di Qui Gon Jin e Obi-Wan con Jar Jar, il goffo gungan accompagna i jedi nelle loro avventure fino alla fine del film. Quando i protagonisti arrivano su Tatooine, il pianeta natale del piccolo Anakin Skywalker, Qui Gon riesce a liberare il bambino dalla schiavitù e ne diventa il tutore.
Nel momento in cui il maestro jedi comunica al suo padawan che avrebbe portato a bordo dell’astronave Anakin, Obi-Wan Kenobi risponde così:
Come mai sento che abbiamo raccolto un’altra patetica forma di vita?
Un’altra patetica forma di vita, patetica come quella di Jar Jar Binks. Parole pesanti riferite a un bambino, soprattutto per un giovane ma promettente cavaliere jedi del calibro di Obi-Wan. Passando a un altro grande maestro jedi, Mace Windu, non si nota nessun grande conflitto interiore quando decapita il cacciatore di taglie Jango Fet, o quando si appresta a giustiziare il cancelliere Palpatine, anche se ci troviamo davanti a due casi limite nell’eventuale applicazione del quinto comandamento, ovvero la guerra e il tirannicidio (inteso come una variante della pena di morte).

Le vite dei cloni
La vita dei cloni vale quanto la mia? La questione della clonazione rappresenta una delle frontiere bioetiche degli ultimi cinquant’anni, e non possiamo non chiederci quale sarebbe lo statuto ontologico di esseri umani creati interamente in laboratorio e dotati di libero arbitrio. I cloni sono creature di Dio? Su di loro ha effetto il peccato originale? Non parleremo di questo, anche se sarebbe interessante.
Nella finzione di Star Wars i cloni sono esseri umani a tutti gli effetti, creati per essere leali alla Repubblica e per combattere. Nella serie animata The Clone Wars vengono mostrati più volte come amici dei jedi e capaci di coltivare interessi particolari (seppur limitati all’ambito bellico), come per esempio nell’episodio 01×01. All’inizio di La vendetta dei Sith, quando Anakin vorrebbe intervenire per salvare un clone in difficoltà, Obi-Wan gli dice: “Fanno il loro lavoro per farci fare il nostro”.
Obi-Wan rimane abbastanza coerente ai suoi parametri morali quando, poco dopo – ormai alle strette – chiede ad Anakin di non preoccuparsi per lui e di proseguire con la missione. Ma ovviamente il suo allievo lo salva e insieme riescono a portare a termine la missione. Nello stesso film, quando giunge l’ora fatidica dell’Ordine 66, il maestro Yoda non batte ciglio nel decapitare i due cloni che lo stavano per assassinare, e qualche scena più tardi lo stesso maestro jedi insieme ad Obi-Wan macellano decine di cloni a guardia del tempio jedi per provare ad avvertire i sopravvissuti alla Purga.
Complessivamente si ha l’impressione, guardando i film della trilogia prequel, che i Jedi non abbiano una grandissima considerazione delle vite dei cloni, che sono vite umane a tutti gli effetti. Questo potrebbe essere uno dei grandi “peccati” dei Jedi, tanto che alla fine gli esecutori materiali della loro distruzione saranno proprio quei cloni da loro tanto poco apprezzati.
Ma tutti i Jedi sono stati così poco “cristiani” verso i cloni? Grazie alla Forza, no.

Recentemente è stata pubblicata su Disney+ l’ultima stagione della serie animata The Clone Wars. La seconda parte della stagione ha come protagonista Ahsoka Tano, ex padawan di Anakin Skywalker alla ricerca di un posto nella galassia dopo aver toccato con mano la corruzione dell’ordine jedi al quale apparteneva. Gli ultimi quattro episodi si intrecciano fittamente con gli eventi di La vendetta dei Sith, fino ad arrivare alla diramazione dell’Ordine 66. Quando i cloni ricevono l’ordine di eliminare tutti i jedi, Ahsoka si trova nell’iperspazio dentro un’astronave piena zeppa proprio di cloni, che cercano di eliminarla.
A guidarli c’è il comandante Rex, compagno di mille battaglie di Ahsoka, che gli ha salvato più volte la vita. Nonostante l’amicizia che lo lega all’ex jedi, Rex non riesce a non obbedire al comando di ucciderla, perché la volontà dei cloni è sottomessa meccanicamente a quella del signore dei sith, tramite un chip inibitore. Dal momento in cui i cloni aprono il fuoco su di lei, Ahsoka fa di tutto per non ucciderne nemmeno uno, utilizzando la spada laser e la Forza come strumenti di difesa non letale.
Dopo aver liberato Rex dal suo chip inibitore, i due cercano di abbandonare la nave senza uccidere alcun clone: Ahsoka preferisce rischiare di morire piuttosto che togliere la vita a uno solo dei suoi ex commilitoni. Per lei, che conosce le vie della Forza e l’arte del combattimento, è del tutto chiaro che la volontà dei cloni è stata plagiata e che essi sono costretti a eseguire questo ordine iniquo. Ahsoka avrebbe potuto cavarsela affettando tutti i cloni che le si paravano davanti, come fatto da Obi-Wan e Yoda? Certamente. Ma proprio lei, che non è più una jedi, cerca di rispettare la vita mettendo a disposizione tutti i mezzi materialmente possibili nella sua complicata situazione.
Quanto vale quindi la vita per i jedi? I più potenti di loro, prima della fine, si accorgono di essere sempre più preda del lato oscuro, mentre uno dei più amati, Obi-Wan, sembra avere un’idea molto lontana dalla visione cristiana del mondo per quanto riguarda la vita umana.
Paradossalmente solo al di fuori dell’ordine jedi, con AhsokaTano, vediamo uno sforzo concreto di rispettare la vita umana anche quando tutte le circostanze sono sfavorevoli.
Questo aspetto può rendere la presenza di Ahsoka Tano nella seconda stagione di The Mandalorian ancora più interessante. Che la Forza sia con voi!
Commenti da facebook
30 Dicembre 2020
Non dimentichiamo l’episodio di TCW (mi sembra fosse la 1° stagione) in cui i cloni dicono a Plo-Koon “Siamo solo dei cloni, siamo sacrificabili” e lui risponde “Non per me” e alla fine riesce a salvarli