Dio non punisce, ma semplicemente promuove e non promuove.

— Don Guido Bortoluzzi

Conan Exiles: è tutto lecito nel PvP?

E se uccidere fosse sbagliato anche nel gioco online di Conan il cimmero?

Conan Exiles” è un action RPG a metà strada tra un MMORPG e un survival game onlineGioco di sopravvivenza online, dove si può morire anche di stenti: fame, sete, caldo, freddo, castighi divini e intemperie varie. uscito nel 2018 e sviluppato da Funcom per PlayStation 4, Xbox One e Microsoft Windows. Come si può intuire dal titolo, il videogioco è blandamente basato su Hyboria: il mondo fantasy/pseudo-storico creato da Robert E. Howard, il cui protagonista è il celebre Conan il cimmero.

Pur con i suoi molti difetti tecnici, “Conan Exilesha avuto un notevole successo, tanto che ancora oggi si attendono nuovi DLCContenuti extra scaricabili per arricchire o ampliare il gioco. e aggiornamenti; e alcuni dei server ufficiali sono ancora altamente popolati. Il gioco si divide in tre modalità: single player, cooperativa e scontro PvPGiocatore contro giocatore.. Ed è quest’ultima modalità di gioco ciò che veramente sfrutta a pieno le potezialità di “Conan Exiles”. Infatti è proprio qui che ci soffermeremo, cercando di capire se sia davvero lecito essere aggressivi in un gioco dove il PvP è sì, senza alcun dubbio, il cuore del gioco, ma anche il suo maggior difetto se non vissuto con un minimo di buon senso.

Conan Exlies, nudità

Un aspetto controverso di “Conan Exiles” è la possibilità di impostare il gioco con la nudità integrale dei personaggi umani… potendo addirittura scegliere le forme degli attributi sessuali! Il gioco, oltretutto, tende a generare le PNG femminili fin troppo spesso esageratamente formose! La presenza di questa patch ha creato non poche discussioni accese nei forum dei videogiocatori. Per chi non lo sapesse, quello della “nudità” è un problema da sempre presente in “Conan il cimmero”, quando per vendere qualche copia in più si mostravano – nelle celebri copertine – i personaggi femminili che accompagnavano Conan nelle sue avventure un po’ troppo svestiti… nonostante Howard non fosse così tanto favorevole a queste scelte editoriali

Ricordiamo che per i contenuti adulti e violenti, “Conan Exiles” è un gioco VM18. Dunque, non è per tutti!

La filosofia di Conan il barbaro

Conan Exiles, prologo

Il nostro Conan ci “salva”, se così si può dire, da una morte certa, per poi lasciarci nudi come vermi nel bel mezzo del Deserto della morte! Eh, che simpaticone!

Come scritto sopra, “Conan Exiles” è ispirato al mondo di Conan il cimmero. Fin dai primi momenti di gioco veniamo catapultati nel brutale mondo ancestrale immaginato da Howard, dove ciò che contano davvero sono la forza bruta e/o il saper prevaricare chi ci è ostile a qualsiasi costo, preferendo la morte in battaglia piuttosto che morire come “uomini civilizzatiPer Howard la civiltà era una condizione innaturale per l'uomo.“. Il gioco, per rimarcare questa filosofia votata alle barabarie e alla prevaricazione, ci farà iniziare nei panni di un condannato al supplizio della croce nel Deserto della morte, dove da lì a breve verremo salvati da Conan che ci proporrà di morire in battaglia piuttosto che rimanere sulla croce ad attendere la morte.

Sì, è proprio come pensate! Si tratta di una frecciatina alla fede cristiana, tanto che come cattolico non nascondo affatto di essere stato urtato dal prologo del gioco. Tuttavia è comune a molti videogiochi di ruolo e, in parte, anche a quelli cartacei, cominciare la propria avventura in una prigione o scampando da una condanna a morte. Diciamo che la scelta del supplizio della morte in croce è anche un pretesto per sottolineare all’allergia che Howard aveva nei confronti del Cristianesimo. O almeno così viene da pensare se si conosce l’autore di Conan il barbaro.

Una volta “salvati” dall’impavido Conan saremo lasciati a noi stessi, in un sistema di gioco dove quasi o niente ci spiegherà le dinamiche per sopravvivere nelle cosiddette “Lande dell’esilioUna parte di Hyboria delimitata da un muro magico mortale dove vengono confinati tutti coloro che non sono graditi dai regni hyboriani.“, lasciandoci sperimentare la fame, la sete e ogni sorta di disperata ricerca dei beni di prima necessità per sopravvivere in un mondo selvaggio… e maledettamente ostileNon si può fare due passi senza rischiare di essere attaccati da qualcuno o qualcosa, tanto da far sembrare il tutto, a volte, surreale.! Gli unici “potenziali” alleati sono anche i nostri peggiori nemici: gli altri giocatori! Nonostante il gioco possa essere affrontato come più si desidera, cioè anche cercando solamente di portare a termine la campagna principale, nella sua versione PvP “Conan Exiles” costringe a creare dei clan – di massimo dieci giocatori – per poter sopravvivere e raccogliere tutto il necessario per realizzare in tutta fretta dei rifugi fortificati o addirittura delle fortezze, nella speranza di non essere immediatamente notati dagli altri clan più aggressivi.

Tutta colpa di quei cattivi giocatori!

Conan Exiles, PvP

In “Conan Exiles” gli scontri possono essere piuttosto vari, essendo possibile creare PG tank, picchiatori o personaggi agilissimi che magari puntano su armi veloci e/o velenose. È anche possibile creare personaggi votati solo all’esplorazione o alla raccolta delle risorse, scegliendo di favorire attributi non necessari al combattimento

Ogni gioco online PvP, soprattutto se open world e con elementi GdRGioco di ruolo come sinonimo di approccio libero e sviluppo del proprio personaggio., ha sempre sofferto dei “bad players”, cioè di quei giocatori che semplicemente abusano del PvP e che hanno come unica soddisfazione di rovinare il gioco altrui. Un esempio famoso è stato “Red Dead Online 2“, dove una grossa fetta della comunità dei viodeogiocatori si era rivolta ai programmatori del gioco per penalizzare o quanto meno limitare quei giocatori che non avevano alcun desiderio di vivere il selvaggio west in un open world, ma soltanto di sbeffeggiare e aggreddire il maggior numero di giocatori. L’uso di trucchi illegali e bug del gioco peggiorò di molto la situazione… Furono anche fatti degli aggiornamenti per rendere in automatico avversi tutti quei giocatori che vantavano un livello di ostilità un po’ troppo alto, ma purtroppo questo non bastò affatto a risolvere alcunché… con un conseguente calo dei giocatori, ormai stufi di rivivere sempre le solite sparatorie senza senso.

In “Conan Exiles” la situazione è anche peggio! E la scusa di voler rendere il gioco il più brutale possibile non ha un granché soddisfatto molti neofiti che sono stati costretti a rinunciare ai server PvP, dove si può essere uccisi in qualsiasi momento. Ma non è tanto il rischio di essere killatiEliminati e depredati di tutto da un altro giocatore. il problema in sé. Anzi, questo fattore aumenta di molto la tensione della parte survival e può rendere il gioco molto più eccitante. Il vero guaio è l’assenza di nuovi server concepiti per chi ha scoperto il gioco da poco (esclusi naturalmente i più recenti legati al DLC “Conan Exiles: Isle of Siptah“), in quanto i server attivi da almeno quattro anni sono letteralmente dominati dai clan dei veterani, che avendo ormai esplorato da cima a fondo tutto il gioco non hanno alcun altro desiderio se non quello di attaccare e umiliare i nuovi giocatori/clan. E dato che le guerre tra vecchi clan sono estenuanti, il gioco porta molti a stringere alleanze tra i veterani a discapito di tutti gli altri. A questo si aggiungono altre dinamiche di gioco, come la cosiddettapurificazione“, una sorta di piaga divina che colpisce casualmente un giocatore o un clan presente in gioco, che si rivela letale per chi non ha una base ben fortificata, ma pressoché innucua per i clan attrezzati di ogni sorta di difesa.

Si potrebbe continuare ancora per molto, essendo anche altre le rogne che penalizzano le nuove generazioni di giocatori, ma il vero problema, come scritto sopra, restano i “bad players” che in “Conan Exiles” sono un tantino aggevolati se dotati di compagni e risorse a sufficienza.

L’avidità e l’ossessione

Conan Exiles, avatar di Mitra

Se non disponete di esplosivi a sufficienza, si può ricorrere a un altro tipo di attacco per devastare le fortezze nemiche: evocare i colossali avatar delle divinità hyboriane! In questo caso si tratta del colosso del dio Mitra… devastante negli attacchi da terra! Ma ottenere l’evocazione di un avatar non è affatto facile

Ho inziato “Conan Exiles” con una certa ingenuità, insieme a uno dei miei più vecchi amici, all’interno di uno dei server ad alto livello di popolazione e letteralmente strapopolato di vecchi clan dove il clima di gioco è dei più malsani: tutti i clan più forti si sentono in dovere di attaccare qualcunque altro clan appaia loro più debole. Dopo essere stati rasi al suolo diverse volte, ci è stata stata ventilata la proposta di unirci a uno dei clan italiani più forti del server, gente anche simpatica, ma non avendo alcuna voglia di giocare in quel modo così “aggressivo” e con giocatori che in tutta onestà ritengo comunque “bad players”, non soltanto abbiamo rifiutato ma abbiamo addirittura cambiato server. Non avendo attrattive per il PvEGioco dove non è possibile il PVP., abbiamo scelto un server PvP più tranquillo, a basso livello di popolazione. Per un certo periodo ci siamo davvero goduti il gioco, tra l’espolarazione della vastissima mappa, la sfida dei dungeon, il gusto dell’edificazione della nostra fortezza e l’incontro amichevole di quei clan ancora troppo presi dalla scoperta del gioco per esserci ostili. E il PvP non è mancato del tutto, non inficiando l’esperienza di gioco.

La situazione è cambiata quando ci siamo ingranditi abbastanza d’attirare l’attenzione di uno dei quei vecchi clan “silenti” composti dai soliti bad players. E per bad players intendo gente malata od ossessionata che mantiene attivo un clan da quattro anni e passa solo per non perdere le “ricchezze” virtuali accumulate nel corso del gioco (Mc 8, 36). Stufi e arrabbiati, abbiamo riunito il nostro gruppo di vecchi amici, quelli con cui ho giocato a D&D per anni ed anni, dando così inizio a una conflitto spietato dove chiaramente rimane uno svantaggio di fondo: non abbiamo le medesime risorse, necessarie per pianificare attacchi efficaci nelle basi nemiche. Il gioco è diventato così a tratti frustrante e ciò che ci induce ancora a giocare, brutto dirlo qui su Cattonerd, è rimasto il desiderio di rivalsa!!!

Conclusione

Conan Exlies, basilisco

Lo scontro con il basilisco è senz’altro uno dei più suggestivi di tutto il gioco. Molti altri boss di fine dungeon sono altrettanto epici, alcuni assolutamente concepiti per uno scontro che richiede ben più di un singolo giocatore…

Tirando le somme, “Conan Exiles è un videogioco che mescola tra di loro diversi generi e che offre un open world vasto e tutto da esplorare insieme ai propri amici. Ma trattandosi di un gioco invero concepito per il PvP avrebbe dovuto mantenersi equilibrato sul rapporto nuovi e vecchi giocatori, non giustificandosi dietro una ‘filosofia’, cioè quella di Conan il barbaro, votata alle cosiddette ‘barbarie’. In realtà del mondo di Howard non c’è il vero spirito, dove oltre alla forza viene premiata anche una certa nobiltà di intenti che hanno reso Conan molto più eroico di come comunemente si pensi tra coloro che non ne hanno mai letto i romanzi.

Arriviamo alla domanda finale:

È lecito essere perennemente aggressivi in un gioco, a suo dire, votato alla brutalità del PvP?

La regola che vale per tutti i giochi PvP è sempre la stessa: fin quando non si rovina il gioco agli altri tutto è lecito… o quasi! Si gioca per una sana evasione, nel caso dei giochi online per vivere insieme ai propri amici avventure virtuali che mantengono salde le nostre relazioni nella realtà. Tutto il resto è, come direbbe Tolkien, “cattiva evasione“. Pertanto, moralmente parlando, “Conan Exiles” viene bocciato con grande amarezza , perché con poche accortezze avrebbe potuto essere un gioco molto più abbordabile e godibile anche per chi apprezza il rispetto degli altri all’interno di un videogioco online, MMORPG o action rpgVideogioco di ruolo improntato sull'azione. che sia!

CattOnerD
Conan Exiles: è tutto lecito nel PvP?
/

Commenti da facebook

Commenti

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

diciassette − 15 =

Author: Alex Pac-Man

Cultura cattolica: Affascinato dalle storie di Arda, ho cercato di capire perché Tolkien sostenesse che a essere immaginario è solo il tempo in cui sono ambientati i suoi racconti. Ho così iniziato un lungo cammino, che mi ha portato ad amare il Libro della Genesi e tutto ciò che riguarda la protologia, fino all'esperienza del percorso dei 10 Comandamenti di don Fabio Rosini. La fede cristiana è soprattutto un'esperienza di bellezza, ben lontana dall'ideologia e dall'emozionalità di chi la riduce ad un sterile atto di cieca convinzione. Cultura nerd: Le mie prime idealizzazioni furono plasmate dai capolavori di Shigeru Miyamoto, quali "A Link to the Past" e "Ocarina of Time", che, magari sarà azzardato dirlo, racchiudono in sé un po' tutta l'essenza del mito. Il mio essere un nerdone comincia dall'amore per la narrativa, per il fumetto e tutto ciò che porta alla storia delle storie.

Share This Post On
Share This