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“The Legend of Zelda: Majora’s Mask”, in uscita per Nintento 3DS
15 Febbraio 2015 ore 9:00
C’è qualcosa di speciale in “The Legend of Zelda“: qualunque sia il gioco, ogni singola avventura di questa serie riesce a trasformarsi in qualcosa di unico, di slegato da tutti gli altri capitoli ma al contempo coerente, capace di veicolare emozioni uniche e di lasciare sapori differenti senza mai straniarsi dalla mitologia e dal mondo che tutti abbiamo amato. “The Legend of Zelda” è il miglior esempio di come un universo possa trasformarsi, crescere e ringiovanire di continuo senza mai tradire le aspettative, nemmeno quelle di chi ha iniziato a muoversi nel mondo di Hyrule quando la grafica era costituita da pochi pixel e la fantasia colmava i vuoti tecnici e narrativi.
Per questa ragione, il motivo per cui “The Legend of Zelda: Majora’s Mask” abbia ottenuto così tanti successi di pubblico e critica non è scontato; nel mondo di Zelda, infatti, questo capitolo all’apparenza è un vero e proprio outsider, un gioco che ha preso tutte le variabili della serie e le ha utilizzate in maniera quasi scioccante. Gli elementi che rendono Majora’s Mask un gioco diverso dagli altri sono evidenti: è un sequel, è ambientato lontano da Hyrule, ha un tempo limite e Ganondorf questa volta non è il nemico da affrontare.
Soffermandosi sugli elementi unici di questo gioco, però, ci accorgiamo che Majora’s Mask è in realtà un connubio di vari singoli pezzi presenti nei numerosi capitoli della saga: c’è l’elemento reiterante del primissimo episodio che ci riportava all’inizio dell’avventura dopo ogni game over, c’è l’esaltazione del tema del tempo già visto in A Link to the Past e Ocarina of Time, c’è la metafora della crescita – interiore ed esteriore – e, naturalmente, c’è il viaggio. Al contempo, Majora’s Mask ha saputo introdurre ante litteram molti elementi tornati nella saga negli anni successivi, tra cui il cambiamento di ambientazione visto in Wind Waker, il passaggio in un’altra dimensione di Minish Cap e le trasformazioni di Twilight Princess. Majora’s Mask è contemporaneamente il più strano e il più completo degli Zelda, un vero e proprio paradosso videoludico che ci affascina da quindici anni.
In attesa dell’imminente uscita del gioco per Nintendo 3DS, potete continuare a leggere il resto della recensione su SpazioGames.
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